Menospesamenotasse, progetto Atlante: come diceva la Thatcher, prima o poi i soldi degli altri finiscono…
Ovviamente spero di sbagliare. Come speravo di sbagliare in tutti i mesi passati, quando - e non eravamo in tanti - ammonivo sulla sequenza di errori che il Governo andava inanellando in materia bancaria.
E ora, rispetto all’iniziativa “Atlante”, che avrebbe dovuto mettere in sicurezza le banche rispetto ai famosi crediti deteriorati, nel mondo è già un massacro mediatico, dal Wall Street Journal al Financial Times, nonostante le arrampicate sugli specchi di Padoan.
E perfino in Italia i coretti italiani politico-mediatici a cappella, con poche e altamente meritorie eccezioni, non riescono a nascondere che il progetto "Atlante" è partito malissimo, e rischia di finire ancora peggio.
Siamo davanti a un mostro giuridico ed economico. Mostro giuridico, perché la governance è finto-privata, ma con un ruolo pubblico che è evidente a tutti (la stampa internazionale, feroce, continua a parlare di "piano Renzi"). Mostro economico, perché rischia di far rientrare dalla finestra il bail out, e (com'è già successo) di mettere a carico della parte sana del sistema bancario il salvataggio e il soccorso permanente a quella malata e mal gestita.
Tra l’altro la dotazione era circa di 4 miliardi, e quasi 3 saranno già “mangiati” per incerottare malamente le situazioni di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Resterà appena 1 miliardo con cui garantire 50-60 miliardi (o chissà quanti) di non performing loans…Mission impossible.
Ci sarebbe da sorridere, se non parlassimo di cose serie. Chi alimenta la tendenza a un interventismo pubblico in economia (a cui Renzi, sbagliando proprio come i suoi predecessori, non rinuncia) dimentica il monito aureo della Thatcher: prima o poi i soldi degli altri finiscono...
Daniele Capezzone
Deputato Conservatori e Riformisti
d.capezzone@gmail.com
@Capezzone