Palazzi & potere
MERITO, COMPETENZA, PLURILAUREATI E LINO BANFI
Non è il caso di unirsi al coro di commenti sul tema della nomina di Lino Banfi ad ambasciatore dell’Unesco. Una scelta che promana dal sentire di chi l’ha compiuta, anche se tale scelta non rientra in un ambito privato e personale, ma ricade sulla collettività e, forse, andava considerato un tantino in più questo elemento.
Ciò che, invece, si vuole prendere in esame è la solenne dichiarazione di insediamento in cui le lauree vengono equiparate o meglio poste in secondo piano rispetto ad un sorriso. Non va bene, neanche come battuta di spirito. Il merito e la competenza sono, come Quote Merito sostiene da tempo, strumenti per la Legalità e, probabilmente, gli unici elementi che possono permettere al nostro Paese di compiere uno scatto in avanti. E, peraltro, la valorizzazione del merito prevede che ciascuno, in primo luogo, faccia il proprio lavoro bene, quello che conosce ed in cui è preparato, tracimando in altri ambiti solo se i medesimi rientrano nelle dirette competenze, a maggior ragione se il compito da svolgere è in rappresentanza di una collettività. In tal caso è, inoltre, inutile e inopportuno trasmettere il messaggio che le lauree, singole o plurime siano un di cui della formazione umana e professionale.
Giova, anche, ricordare che vi sono plurilaureati dotati di senso dell’ironia e spesso sorridenti.