Palazzi & potere
Poteri forti in movimento: i sospetti di Renzi e quel "disegno eversivo"

Poteri forti in movimento: anche la Stampa conferma i retroscena dei giorni scorsi di Palazzi&Potere
Un «disegno eversivo» per colpire il suo governo e costringere il premier con le spalle al muro, scrive oggi la Stampa.
Questo è per Renzi il caso Consip, almeno fino a quando la gestione dell' inchiesta è stata affare della coppia Woodcock-Scafarto.
Ricapitolando: una struttura dello Stato, secondo quanto sta emergendo dal riesame delle carte da parte del procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi, avrebbe distorto volutamente il senso di alcune prove per colpire il presidente del Consiglio.
Se non fosse intervenuta prima la sconfitta referendaria del 4 dicembre, Renzi probabilmente sarebbe stato indotto alle dimissioni sull' onda dello scandalo Consip due mesi dopo.
È questa la «sconvolgente verità» che il segretario del Pd sta condividendo in queste ore con i compagni di partito più vicini.
Quello che in queste ore sta passando di bocca in bocca nel giro stretto del leader dem è una parola antica e terribile, che rievoca passate stagioni: eversione, colpo di Stato.