Pd, Chiamparino il 'tessitore': ricucire con chi è uscito
"Il passaggio dall'io al noi c'è stato, Renzi ha lanciato un messaggio di maggiore inclusività della leadership" dice il presidente della Regione Piemonte intervistato dal Corriere della Sera. "Già nell'analisi critica della sconfitta avevamo visto il passaggio a gruppi dirigenti diffusi. Non vorrei autocitarmi, ma anche Fassino, Bonaccini e Serracchiani hanno posto questo tema, segno che Renzi lo ha recepito". "Mi sentirei un po' vigliacco a starmene lì a guardare cosa porta il fiume, per poi saltare sulla barca migliore. Non sono d'accordo con Renzi su tutto, ma la battaglia si fa da dentro e trovo paradossale fare la scissione per riportare dei voti nel Pd". Ora "bisogna cercare di ricostruire un'area democratica e di sinistra che guardi a quel campo di forze, molto disarticolato, in cui ci stanno Sinistra italiana e anche i compagni che sono usciti", "al momento attuale mi sembra difficile, però è sbagliato non considerarlo tra gli obiettivi da porsi. Questo non può avvenire sul piano diplomatico, ma attraverso iniziative programmatiche. E l'unica strada e la responsabilità di dire no se la assumano altri. Le alleanze servono a vincere le elezioni recuperando dal non voto e dal voto di protesta".