Palazzi & potere
Pd, nessuno si vuole più candidare con Zingaretti: tutti i "no" eccellenti
Pd, l'obiettivo di Nicola Zingaretti è il 24%
Tranne i nomi di Calenda e Pisapia fissati già da qualche tempo (e da ieri Franco Roberti) per il resto sulla scelta delle candidature si è ancora in alto mare. Insomma Nicola Zingaretti e il fido Enzo Amendola (responsabile per le candidature) stanno avendo non pochi problemi: ci sono le rinunce degli europarlamentari uscenti (che temono di dover giocare per perdere) e i "niet" dei possibili nuovi candidati che per le medesime ragioni rispediscono al mittente le profferte di candidatura, rivela Dagospia.
I motivi sono sostanzialmente due, spiegano dal Nazareno: "Le enormi circoscrizioni previste dalla legge elettorale per le europee che tradotto significa campagne elettorali molto costose e i pessimi sondaggi di cui gode attualmente il Pd. Anche la luna di miele con l'elettorato dopo la vittoria di Zingaretti alla primarie sembra già finita".
Tra i "no" ricevuti dal segretario spiccano quelli di Marco Minniti (la proposta era partita dall'ex premier Gentiloni che ora sta provando con il sindacalista Marco Bentivogli) di Lucia Annunziata e di Susanna Camusso ma anche quelli degli scrittori Gianrico Carofiglio (molto stimato da Zingaretti, i due sono grandi amici) e Roberto Saviano. Anche l'uscente Paolo De Castro non intende ritornare sui suoi passi ed è andato a vuoto il pressing per fargli cambiare idea e ricandidarlo. Ha rifiutato la candidatura anche Ilaria Cucchi.
Ma il Pd, continua Dagospia, non si perde d'animo e tra i nomi "eccellenti" che circolano in queste ore al Nazareno ci sono quelli dell’ex vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Luigi Legnini e del Rettore della Federico II di Napoli Gaetano Manfredi. Il neo segretario nei colloqui riservati si tiene basso anche se punta in alto, spiegano dal partito: "L'obiettivo è superare il 18% ma ci sono tutte le potenzialità per arrivare al 24%".