Palazzi & potere
Elezioni politiche 2018, Zanetti passa con Berlusconi, ma Dinoi si dimette
Elezioni politiche 2018, Zanetti: strappo doloroso in casa Scelta Civica
Strappo doloroso in casa Scelta Civica. Dopo una Direzione Nazionale a Roma, che ha sancito il passaggio di quello che resta del partito (nel 2013 alla Camera ha conquistato l'8,7%) e della sua dirigenza (fatta eccezione per tre deputati del calibro di D'Agostino, Auci e Valentina Vezzali - passati, poche ore dopo, nel gruppo Misto alla Camera) nel centro-destra guidato da Silvio Berlusconi, i problemi interni non sono affatto finiti.
E' notizia recente, infatti, che Cosimo Dinoi, già consigliere comunale a Roma (eletto nella Lista civica di Alfio Marchini) nell'era Marino, entrato poco più di un anno fa in SC, per coordinare la rete dei diversi territori in vista delle elezioni amministrative, ma soprattutto delle politiche di marzo 2018, si è dimesso dal partito, con una lettera consegnata direttamente nella posta elettronica di Enrico Zanetti (segretario del partito che fu di Mario Monti). Nel Comitato di presidenza, di cui faceva parte e che ha preceduto la Direzione Nazionale, lo stesso Dinoi, per non mettere in imbarazzo il segretario, non essendo d'accordo con questa scelta politica, è uscito al momento del voto, consentendo a Zanetti di poter annunciare al Cavaliere che c'era stata la massima adesione al progetto (cosa che invece evidentemente non è stata).
Tra l'altro, Dinoi non aveva un ruolo banale, perché il coordinatore degli Enti locali è abitualmente il dirigente che coordina tutte tornate elettorali e ha i rapporti con i territori. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani, Dinoi è già partito per una controffensiva in ambito politico.
Il giovane politico romano, di origini pugliesi, sta compattando tutti gli "scontenti" del partito e intende muoversi più nel campo del centro-sinistra, seppure con un orientamento liberal-democratico. L'obiettivo principale sarà l'elezione regionale in programma nel Lazio nel 2018. Dinoi sta già dialogando con persone vicine a Nicola Zingaretti, per supportare l'attuale governatore in quota al PD, che, in caso di vittoria, potrebbe sfidare perfino Matteo Renzi per la segreteria nella prossima primavera.