Palazzi & potere

Rai, il piano segreto di Pd e 5Stelle

Marco Antonellis

Rai, il piano segreto di Pd e 5Stelle

Anche in Rai è iniziata la Fase 2, complice il Coronavirus; "intubato" il piano industriale, assegnati gli ultimi incarichi di potere, la stagione inaugurata due anni fa da Salvini e Di Maio volge mestamente al termine. Da giorni si rincorrono le voci, anticipate nelle scorse settimane da Affaritaliani Palazzi&Potere, dell'uscita di scena di Salini, il primo AD nella storia Rai che, con il Presidente Foa, rischia un’uscita di scena senza le luci della ribalta. Pare infatti possibile che in concomitanza con la fuoriuscita dell'Ad (in predicato di approdare a Netflix) alcuni consiglieri potrebbero dimettersi (già si parla di Borioni e Laganà ma non solo) per consentire l’azzeramento completo dell’attuale Cda e la ricomposizione di un nuovo Consiglio che possa governare 3 anni di pieno mandato. Chi si dimetterà, tra i consiglieri, avrà comunque la garanzia di essere rieletto. I registi dell’operazione sono sempre i soliti noti, PD e 5Stelle in primis, ma il compito di chi verrà dopo non sarà affatto facile perché troverà un’azienda con un forte calo pubblicitario, una programmazione senza visione, gli ascolti in affanno, una piattaforma digitale che lo stesso marketing Rai ha definito “sconosciuta”. Tra i papabili per la Presidenza si fanno i nomi di Di Bella, Calandrelli e Minoli. Per il ruolo di Ad il nome al momento più quotato è quello di Del Brocco anche se i rumors danno in aumento le quotazioni di Tinny Andreatta. Circolano anche i nomi di Nicola Claudio e Giuseppe Pasciucco più qualche esterno (ma al momento si tratta di "autocandidature"). Dal settimo piano intanto confermano un totale blocco decisionale; a viale Mazzini è "stallo" in attesa di capire le mosse future dell'Ad.