Palazzi & potere

Rai, nasce il "cult" dei Lunatici: la radio che parla chiaro

Rai, nasce il "cult" dei Lunatici: la radio che parla chiaro

L'Italia che non dorme ai tempi del Coronavirus si aggrappa a due ragazzi poco più che trentenni che stanno notte dopo notte diventando sempre più un cult. Sono I Lunatici di RAI Radio2. Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Anni di gavetta in diverse radio locali del Lazio, anche universitarie. Poi nel settembre 2018 il grande salto in una Rai che premiato merito e talento. Grande salto che non li ha portati a deludere le attese. Anzi. Sono il volto più dinamico di un mezzo di comunicazione, la radio appunto, che si riscopre servizio pubblico essenziale e che parla a un popolo disomogeneo con tante componenti che meritano ognuna il proprio spazio. 

Anziani che non riescono a dormire o giovani preoccupati per il loro futuro professionale. Medici e infermieri. Docenti che raccontano la loro nuova vita da professori online. Ma anche camionisti e guardie giurate. Fornai,  operatori ecologici, addetti alla pulizie. Tanti italiani all'estero. Quando cala la notte I Lunatici di RAI Radio2 sono un porto sicuro per tutti. Non c'è da meravigliarsi. Basta ascoltarli. Informano come se fossero in una all news con esperti e ospiti di grande caratura in ogni settore. Aggiornano senza mai scadere nella spettacolarizzazione.

Ma, e questo è il loro principale tratto distintivo, parlano con la gente che chiama lo 063131 come se fossero al telefono con un amico di vecchia data.  Il segreto che li porta ad essere cosi tanto amati è da cercare qui. Sanno ascoltare. Vogliono ascoltare. Non lo fanno perché devono. Lo cercano proprio un contatto. Basta sentirli una notte per capire quanto questa loro voglia di creare una comunità sia autentica. E' per questo che Arduini e Di Ciancio coinvolgono praticamente tutti. Senza limiti d'età. Senza barriere d'istruzione. E poi improvvisano tormentoni che fanno ridere anche in questo periodo in cui la voglia di ridere è pochissima.

L'ultimo tormentone? Il caffè smeriglio. Un caffè che non esiste di cui sono improvvisamente inventati promotori. Una sorta di cacao meravigliao di arboriana memoria. Un caffè per il quale tutti gli ascoltatori si stanno improvvisando pubblicitari alla ricerca dello spot e del testimonial giusto. Con migliaia di messaggi e telefonate (recuperatele i podcast su RAI Play Radio) da scompisciarsi dalle risate. Molte delle quali assolutamente geniali. In un momento in cui il bisogno di un pizzico di alleggerimento è sempre più impellente, davvero non è poca cosa.