Palazzi & potere
RIPARTIRE DAL MERITO
RIPARTIRE DAL MERITO
Ripartiamo, sì. Ma ripartiamo dal merito, altrimenti avremo dato dimostrazione che neanche la pandemia che ci costringe in casa ormai da due mesi, si spera a pensare oltre che a cucinare, sia stato un passaggio mentale inutile.
Questa volta la differenza profonda, netta, tra la competenza agita e l’improvvisazione da scarsa conoscenza della materia trattata, l’abbiamo non solo vista, ma ne abbiamo sperimentato le conseguenze non soltanto sul piano teorico, ma proprio dell’impatto sulle nostre e altrui vite, sulla nostra quotidianità, nella sfera sociale e privata.
In questo pullulare di decreti, ordinanze, circolari è abbastanza agevole rintracciare quando chi li pone in essere lo fa con competenza e conoscendone gli effetti che vuole produrre (Conoscere per deliberare). Innanzitutto, se esse sono di semplice comprensione ai più, l’obiettivo è raggiunto, in caso, invece, necessitino di interpretazioni ed abbisognino di ulteriori specifiche, distinguo, precisazioni, beh, forse avrebbero richiesto, nell’originaria stesura, un maggiore approfondimento in termini di comunicazione e non solo. Poi, già ci siamo dovuti abituare a nuove terminologie quali, ad esempio, distanziamento sociale che vira verso l’ossimoro, è un po’ troppo farci anche cimentare sul concetto di affetti stabili, la cui categoria kantiana ogni giorno si alimenta o si priva di qualche componente. Tale esercizio troverebbe giustificazione solo se strategicamente pianificato per farci occupare il tempo.
L’attenuante generica è che di questo virus si conosce poco, però ci ha già insegnato che se ne può morire, che il sistema sanitario va tutelato ed implementato e che sul medesimo, per molto, troppo tempo, hanno regnato luoghi comuni.
Abbiamo visto persone, liberarsi dal ruolo sociale per far esprimere la loro identità umana, medici, sindaci, governatori, imprenditori, docenti, studenti, volontari. Li abbiamo visti, fare, più che dire e fare nel modo richiesto dalla situazione, in modo competente, serio, rassicurante. Abbiamo visto anche il contrario ed i danni che ha prodotto.
Ecco, ripartiamo, sì, ma ripartiamo pretendendo che da ora in poi, la gestione dell’ordinario, che determina, anche questo lo abbiamo imparato, la gestione di un eventuale straordinario, sia saldamente nelle mani di chi sa, di chi conosce, di chi è capace, che è grazie a costoro se potremo dichiararci sopravvissuti.