Palazzi & potere

Sara Manfuso presenta "Il Grande Rudi"

Sara Manfuso presenta a Roma il libro di Francesco Vecchi

In pieno centro a Roma, presso la Feltrinelli (Red, via Tomacelli) lo scorso sabato è approdato “Il grande Rudi”, secondo romanzo dell’autore - nonché conduttore Mediaset - Francesco Vecchi. Promotrice dell’evento Sara Manfuso, Presidente dell’Ass.ne #IoCosì, che precisa: “Presentare questo romanzo vuol dire destrutturare l’aspettativa di avere a che fare con un giallo tradizionale per trovarsi immersi in un viaggio intimista in cui ognuno di noi può identificarsi. La distanza tra ciò che siamo e ciò che gli altri vedono in noi è il filo conduttore dell’opera”. L’autore, appassionato e appassionante, conferma questa sua intenzione narrativa: “ho indagato il tema del mito mutuandolo dallo sport e traslandolo anche nella relazione padre-figlia. Ho reso mio un punto di vista femminile perché è un tributo alle donne che amo e perché spogliarsi del proprio punto di vista per incarnarne altri è esercizio del romanziere”. E alla domanda della Manfuso personale: “Tu, Francesco, hai un tuo mito?”, lui risponde con un richiamo a suo nonno “Mio nonno - il giornalista Zucconi - non ne porto il cognome perché di ramo materno, è sempre stato la mia stella polare. Irraggiungibile ma la contempo vicino ha guidato le mie azioni”. Si sono poi succedute le parole degli altri relatori, intervallate dalle intense letture dell’attore teatrale Massimiliano Buzzanca, a partire dal Direttore dell’agenzia di stampa DIRE che esamina il tema della corruzione connettendola alle accuse rivolte nel romanzo al campione di boxe Rudy. Per poi passare al Presidente dell’Osservatorio Violenza e Suicidio, Stefano Callipo, che ha spiegato cosa accade per l’equilibrio psicologico individuale quando da uno stato di apprezzamento generale si finisce sotto accusa o, addirittura, nel dimenticatoio. Si è poi concluso con le parole del Responsabile del Welfare #IoCosì, Vito Monti, commoventi ed intimiste sul rapporto tra genitori e figli con un’analisi generazionale. Il pubblico attento in sala ha mostrato - oltre a un sincero coinvolgimento - momenti di commozione. Con ansia si attende ora la favola natalizia per bambini annunciata dall’autore.