Palazzi & potere
Sergio Mattarella, il retroscena: ecco cosa accadrà dopo il referendum
Sergio Mattarella, il retroscena: ecco cosa accadrà dopo il referendum
Se al referendum costituzionale dovessero avere la meglio i "Sì", i grillini tirerebbero un sospiro di sollievo ma il centrodestra potrebbe andare alla carica chiedendo a Sergio Mattarella di sciogliere le Camere e tornare al voto. Secondo la Stampa, Matteo Salvini "penserà di avere un motivo in più per pretendere ascolto, di natura politica ma anche giuridica e costituzionale. Dirà (secondo svariati indizi) che in Parlamento siedono 345 «abusivi», i deputati e i senatori di troppo. E sebbene il taglio scatti dalla prossima legislatura, perché così vuole la riforma, l'ossequio alla volontà popolare pretenderebbe di accorciare i tempi con elezioni immediate". Argomento pesante, cui si aggiunge il possibile "disallineamento" tra equilibrio parlamentare (maggioranza di centrosinistra, sia pure arruffata) ed esito del voto alle regionali (c'è chi sogna addirittura un "cappotto", 6-0 in Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia). A quel punto,cosa farebbe il presidente della Repubblica?
Alla tesi del Parlamento «delegittimato» dal Sì, sul Colle credono in pochi, scrive la Stampa, né lassù si farebbero condizionare dal pressing salviniano. Perché è vero che il capo dello Stato può sciogliere le Camere «sentiti i loro presidenti», quasi una formalità; però non si tratta assolutamente di un potere assoluto, arbitrario, monarchico. La prassi prevede che le elezioni possano venire anticipate solo nel caso in cui manchi una maggioranza. Ma se la maggioranza esiste, ed esprime un governo, convocare le urne equivarrebbe quasi a un colpo di Stato".