Palazzi & potere
Si scrive Job's Act si legge precariato: precari più di 2 contratti su 3

Stiamo diventando il paese dei "lavoretti". Quanti dei nuovi 'occupati' riuscirebbero ad ottenere un mutuo in banca? Probabilmente nessuno
Migliora l'occupazione. Non la sua qualità. L'80% dei nuovi contratti, rivela l' Inps, non è a tempo indeterminato. E la quota di occupati a termine sul totale dei dipendenti, dice l' Istat, è in crescita continua dalla fine del 2013, una curva che sale quasi ininterrotta, e ora è sopra al 15%.
I dati Inps e Istat non sono in contraddizione, scrive Repubblica. È vero, come dice il premier, che il tasso di occupati torna al 2008, prima della grande crisi. Ma è anche vero che le assunzioni, che pure avanzano, sono per lo più precarie, obbiettivo opposto a quanto si riprometteva il Jobs Act. L' Istat misura le "teste", quanti occupati e disoccupati nel periodo in esame. L' Inps calcola i contratti: e un singolo lavoratore può averne più d' uno in quel lasso di tempo. Insomma l' Istat ci dice quanti lavorano e quanti no. L' Inps in che modo: a tempo determinato, indeterminato, stagionali, apprendisti.