Palazzi & potere

TOP/FLOP della settimana: chi sale e chi scende nel mondo dello sport

By Palazzi&Potere chi sale e chi scende nello sport in questa ultima settimana...

TOP

1) Carlo Tavecchio - Il presidente della FIGC, rieletto lo scorso 6 marzo, opposto ad Andrea Abodi (ex n.1 della Lega B) sta cercando di sganciarsi dall'influenza politica di Claudio Lotito. Ormai abbandonato perché era nei patti pre-elettorali con la Juventus di Andrea Agnelli.

2) Cosimo Sibilia - E' il "nuovo" Lotito del calcio italiano. Fine politico, ma anche "Masaniello" ascoltato tra i suoi delegati LND (di cui è presidente da poche settimane). L'elezione di Tavecchio porta la sua "firma". Adesso il senatore di Forza Italia, che pesa il 34% nella governance della FIGC, vorrebbe la vice-presidente federale. Vedremo. 

3) Gianluca Paparesta - L'ex presidente dell'FC Bari senza proclami o annunci roboanti sta lavorando in silenzio e sotto traccia, per riportare l'unità all'interno della Lega B. Tra candidati "lotitiani" e rappresentanti di piccole aree del calcio di provincia, può essere l'erede ideale del post Abodi (l'ex dirigente romano ha guidato la cadetteria negli ultimi 6 anni). Si sta dimostrante un fine "politico" ancor prima di presentarsi nell'assemblea del prossimo aprile. 

4) James Pallotta - Momento di grande umiltà del presidente dell'AS Roma. Durante un convegno sul marketing alla Luiss Guido Carli ha riconosciuto di aver sbagliato strategia per la vendita dello spazio dedicato allo sponsor di maglia. Adesso però serve un nuovo direttore commerciale. Gli ultimi tre sono letteralmente saltati proprio sulla sponsorizzazione della casacca, nuda da oltre tre stagioni. 

5) Scuderia Ferrari - Dopo oltre un anno finalmente la "Rossa" è tornata a vincere sul tracciato di Melbourne con Sebastian Vettel. Superando proprio le Mercedes di Hamilton e Bottas. Una rondine non fa primavera, ma ha strappato il sorriso anche al presidente Sergio Marchionne

 

FLOP

1) Claudio Lotito - il presidentissimo della Lazio ha tentato la "scalata" alla Lega B ieri. Con appena 10 presidenti su 22 l'Assemblea è stata rinviata. E' l'ennesima sconfitta politica per il n.1 della Lazio che non riesce a trovare un posto nella futura "governance" della FIGC

2) Michele Uva - Aver redarguito Rosy Bindi (Commissione AntiMafia) sul tema della inchiesta ndrangheta nel calcio non è piaciuto a molti. E' stato visto come una mancanza di rispetto "istituzionale". Eppure il prossimo 5 aprile punta ad entrare nell'Esecutivo UEFA. Uno dei simboli dell'establishment a livello calcistico.

3) Lega serie A - Dovevano riunirsi per eleggere il nuovo presidente e amministratore delegato. Si sono spaccati in due tronconi: 6 top club (Juve, Inter, Milan, Napoli, Roma e Fiorentina) opposti alle piccole società (14). Futuro in vista? se non troveranno un punto di incontro il salotto buono del calcio italiano sarà commissariato. 

4) Luca Lotti - Tra caso Consip e "pozzi avvelenati" nel PD (in vista delle primarie), il ministro dello Sport non sa che pesci prendere per risolvere la questione Ryder Cup 2022. Ballano 97 milioni di euro di fideiussioni bancarie. Preferirebbe che fosse il CONI e ICS a caricarsi il "bubbone" della garanzia. 

5) Yonghong Li - trader/broker cinese interessato al closing del Milan, con la sua Sino Europe Sport Investments (SESI) sta cercando di chiudere l'operazione e promette che il prossimo 14 aprile sarà la data del definitivo passaggio di proprietà. C'è da credergli dopo tanti rinvii? Usando il buon senso la risposta è NO. Mancano all'appello almeno altri 320 milioni di euro. Una bazzecola, visti i tempi e l'andamento dei mercati finanziari.