Palazzi & potere
Unicusano, Bandecchi all'attacco del "governo" universitario
Unicusano, Bandecchi all'attacco del "governo" universitario
In questa fase caratterizzata dall'emergenza Covid, le scuole e le università italiane hanno scoperto l'importanza della didattica a distanza. L'evoluzione tecnologica al servizio della formazione ha consentito nel nostro paese di non interrompere il percorso didattico di milioni di studenti. Per questo, durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Niccolò Cusano, il fondatore dell'Ateneo, l'imprenditore Stefano Bandecchi, ha sollevato un caso, che impedisce lo sviluppo della sua offerta didattica, attraverso un'azione che lui stesso definisce inspiegabilmente ostativa. "Noi da due anni abbiamo un contenzioso con il governo italiano e con il Cun (comitato universitario nazionale), perché abbiamo chiesto di istituire la facoltà di biologia, ma l’Italia è l’unica nazione d’Europa che stabilisce una differenza netta tra università telematiche ed università in presenza”, ha affermato Stefano Bandecchi, quando ha preso parola nell'aula magna del suo Ateneo, per poi spiegare che “Il 23 febbraio l’attuale ministro dell’Università, in un’azione secondo me saggia, ritirò un decreto che era stato emesso dal ministro precedente il 23 dicembre 2019 nel suo ultimo giorno di lavoro. E’ totalmente ridicolo che ad oggi l’Università Niccolò Cusano, dopo aver chiesto per due anni la facoltà di biologia, si senta rispondere di no perché l’attuale presidente del Cun ha inserito nelle linee guida 2020-21 per l’istituzione dei corsi di laurea i concetti già espressi nel decreto del 23 dicembre 2019, che è stato poi ritirato. La vera differenza tra corsi di laurea telematici e corsi di laurea in presenza è che chi ha a disposizione una piattaforma telematica può in qualsiasi ora del giorno e della notte in qualsiasi giorno dell’anno, accedere alla piattaforma e studiare guardando in faccia il proprio professore e parlando con il proprio tutor. In una università in presenza senza obbligo di frequenza invece lo studente vede il professore solo se decide di andarci. Invito i presidenti di Cun e Anvur, il ministro e tutti coloro che legiferano per le università italiane a farsi un bel giro nel resto del mondo per scoprire come funzionano le università nel 2020. Per favore, cercate di aggiornarvi sul futuro e cercate di vedere in maniera chiara che cosa fa realmente un’università di qualità, che ha investito milioni di euro sulla qualità della propria istruzione e della propria ricerca e non facciamo più di tutta l’erba un fascio. Se la Comunità europea oggi ha dato milioni di euro all’Università Niccolò Cusano per la ricerca scientifica che questo ateneo fa a livello nazionale ed internazionale vuol dire che siamo un ateneo rispettabile”. Da anni ormai, a livello accademico internazionale, non esistono più distinzioni tra didattica in presenza e telematica, ma solo tra buona e cattiva qualità della didattica, a prescindere dalla modalità di erogazione.