Palazzi & potere

Violante scende in campo a fianco del governo e detta la linea

Violante scende in campo a fianco del governo e detta la linea: durissimo attacco alla magistratura (con annesso elogio al premier) alla presenza del ministro Boschi

"I magistrati non devono dare giudizi morali su persone che non conoscono. Devono parlare solo con le sentenze". E’ l’atto di accusa, scrive l'adnkronos, dell’ex Presidente della Camera Luciano Violante che, durante un incontro sul referendum di ottobre alla presenza del ministro Maria Elena Boschi a Palermo, torna a parlare delle polemiche dopo l’intervista del consigliere togato del Csm Piergiorgio Morosini. "Ogni tanto la magistratura si incarica di 
funzioni di governo morale del paese", aggiunge poi Violante. 
"In alcuni provvedimenti ci sono giudizi morali inaccettabili - dice 
ancora Violante - Tu magistrato non sei lì per esprimere giudizi morali, ma devi stabilire se una persona è responsabile di un reato e basta. Se è cattivo non ti riguarda. Tu sconfini in una dimensione che non hai. E’ una questione democratica che va affrontata". E ancora: "Non direi che c’è un conflitto tra governo e giustizia, ma c’è piuttosto un tentativo di conflitto che viene da quella parte e che non è stata accettata dal governo. Trovo che il Presidente del consiglio abbia fatto bene a non cadere in questa trappola".Violante attacca ancora: "La magistratura ha due funzioni: potere e servizio, io ho l’impressione che la dimensione del servizio sia un po’ scemata e che prevalga l’altra, quella del potere. Io credo che il magistrato non sia un cittadino come gli altri. Se tieni un atteggiamento da partigiano chi è davanti a te non ha fiducia". 

Strano paese l'Italia: scoppia il caso Potenza e tutti, improvvisamente, si accorgono che la magistratura non funziona (peraltro con gli stessi argomenti usati per vent'anni da Berlusconi solo che a lui poverello non se lo filava nessuno; anzi, veniva trattato con sufficienza e dicendo che parlava "pro domo sua"). Nel frattempo Renzi non parla più di magistratura (aveva cominciato da par suo ma poi ha capito che per lui parlare di queste cose è peggio di un boomerang) ma in compenso tutti gli altri (a cominciare proprio dal governo) sono più loquaci che mai (una volta si chiamava "gioco delle parti"). Ora il fronte renziano ha arruolato anche Violante per dettare il "governo pensiero"; l'uomo è conoscitore come pochi altri delle vicissitudini politico/giudiziarie della storia del paese. Ah se ci fosse ancora Cossiga...