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Politica
Paragone: "Non solo Fioramonti, anche...". La lista M5s di chi non rendiconta

"Acunzo, Aprile, Cappellani, Del Grosso, Dieni, Fioramonti, che lo hanno anche fatto ministro, Frate, Galizia, Grande, Lapia, Romano, Vacca, Vallascas...". Sembra un appello a metà tra formazione calcistica e chiamata a votare ma la lista che Gianluigi Paragone snocciola in un videomessaggio sulla sua pagina Facebook ha un sapore amaro, perchè è quella dei deputati (segue anche la quella dei senatori, "Anastasi, Bogo, Ciampolillo, Di Marzio, Di Micco, Giarrusso, Lorefice", scandisce con la medesima foga) accomunati dall'essere "tutta gente ferma a quota zero, non  hanno rendicontato nulla, non hanno restituito nulla".    Insomma, continua a tenere banco la questione della disciplina interna a M5s, ed è sul versante delle restituzioni che si concentra Paragone, a sua volta sotto il faro dei Probiviri per il suo voto in dissenso sulla fiducia. Sì, perchè ​il senatore M5s squaderna "tutti i nomi di chi non ha restituito nulla o quasi e che segnalerò ai Probiviri! Ci sono ministri, presidenti di commissione. Mi sono rotto le scatole della gente che predica bene e razzola male!".    "Allora io rischio di essere espulso dal gruppo perchè ho detto no e ai Probiviri piace molto il rispetto delle regole, allora sarà bene che anche io chieda l'intervento dei Probiviri verso chi non ha pagato nulla".    "Io - annota - sono uno dei pochi perfettamente in regola" ma "il capo politico dov'è? Non lo sapeva, o ha fatto finta. Vero che c'è tempo - precisa Paragone - fino al 31 gennaio ma se a oggi sei ancora fermo a zero, forse qualche interrogativo... qualcuno che cominciasse a pensare ai Probiviri...".    Nella sua video-requisitoria - con tanto di autoironica citazione di 'In prigione' di Bennato, per il suo atteggiamento da "rompicoglioni" - Paragone mette nel mirino anche la ministra Dadone "dovrà giudicare me, anche se un pò incompatibile, visto che è anche ministro oltre che Probiviro, e anche lei - sottolinea - è ferma a 5 mensilità. Te ne mancano un bel pò, figlia mia... Purtroppo dovrai giudicare anche su te stessa. Sarò costretto - aggiunge - a fare esposto per chiedere l'espulsione dal gruppo". 

Paragone prosegue nella disamina - che comprende anche la parte di lavagna riservata ai 'buoni', dove per esempio figurano Azzolina e D'Uva tra coloro che sono in regola al cento per cento e una nutrita pattuglia di parlamentari cui al massimo manca un mese di rendicontazione -per riservare un'altra stoccata a nomi di spicco di M5s. "C'è anche Dalila Nesci - dice infatti il senatore M5s - che si voleva candidare in Calabria con solo due mensilità, e Carla Ruocco, presidente della commissione Finanze e che vuole andare a fare la presidente di quella sulle Banche ferma solo a tre. Eh, ma non puoi sorvegliare i conti degli altri e non essere in regola con qualcosa di identitario. E anche la ministra Catalfo - dice ancora Paragone - è ferma a due mesi. Secondo me è importante che proprio loro si mettano in ragola".

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