Politica
Pd, dalle cene al digiuno: Giachetti fa sciopero della fame per data Congresso
I dem allo sbando: dopo il forfait della cena di Carlo Calenda, ora l'annuncio choc dell'ex candidato sindaco di Roma
La cena indetta da Carlo Calenda per trovare un accordo con Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti è stata stigmatizzata dalla rete come "la cena dei cretini", "la cena delle beffe" e poi "invito a cena con relitto", con evidenti riferimenti cinematografici. Il tutto esacerbato dalla risposta "grillina" di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che per reazione ha annunciato di voler invitare a cena un operaio, uno studente, un professore, un imprenditore.
Ma il forfait di Renzi alla cena di Calenda ha fatto desistere quest'ultimo, che ha annunciato via twitter il fallimento dell'iniziativa e in radio la necessità che il Pd scelga come segretario uno psichiatra.
E mentre si consumava ancora lo psicodramma degli incontri gastronomici dem, ecco che arrivava un nuovo episodio del Masterchef in salsa Pd. Ovvero la decisione di Roberto Giachetti, ex candidato sindaco di Roma e deputato dem, di darsi allo sciopero della fame.
"Sono incazzato nero, le ho provate tutte, e invece traccheggiamo", ha dichiarato in una diretta Facebook. "A questo scenario indecoroso reagisco tornando alle mie origini: dalla mezzanotte di ieri sera ho iniziato lo sciopero della fame perché sia immediatamente convocata una assemblea straordinaria e fissata la data del congresso del Partito democratico".
"Visto che voi vi dedicate alle cene" ha commentato indispettito Giachetti, "e continuate a prendere tempo mentre il Pd scivola sempre più in basso, io smetto di mangiare".
E mentre il Partito Democratico sembra sempre più diventare la filiale politica di Quattro Ristoranti, il governo giallo-verde veleggia nei sondaggi a picchi di oltre il 60%, "mangiandosi" sempre più - è il caso di dirlo - l'opposizione che finisce addirittura per perdersi nelle diatribe culinarie.