Il Pd prova a riavvicinarsi al m5s. Tentativo di ribaltone contro Salvini?
Emarginato Renzi, il segretario dem Martina prova a riavvicinarsi ai grilllini per strapparli a Salvini e costruire una nuova maggioranza di governo
Luigi Di Maio invitato alla Festa de l'Unità dal segretario Maurizio Martina. E con il vicepremier pentastellato, sarà ospite l'attore filogrillino Ivano Marescotti, che non ha mai celato la sua avversione per il Pd renziano e la sua passione per il Movmento.
Con questa "grillizzazione" della kermesse storica del Pd, appare fin troppo chiaro che il segretario Martina stia cercando di riavvicinarsi al Movimento per strapparlo alla "nefasta influenza" di Matteo Salvini e del Carroccio. Molti osservatori politici dell'area di centrodestra, fra i quali Augusto Minzolini e Alessandro Meluzzi, vedono da tempo approcci sotterranei e clandestini tra i dem e il m5s per ricucire lo strappo in vista di un possibile ribaltone di governo, che vedrebbe la costruzione di una nuova maggioranza giallo-rossa, estromettendo la Lega e, di conseguenza, anche la coalizione vincitrice delle elezioni del 4 marzo.
Ed è emblematico che, alla Festa de L'unità, siano stati invitati esponenti grillini, in primis il capo politico Luigi Di Maio, lasciando fuori tout court i leghisti. Il Fatto Quotidiano ironizza sulla "derenzizzazione" dell'appuntamento storico estivo del Pd, ma tutto ciò, visto nell'ottica del tentativo di riprendere il dialogo con il m5s, acquista nuovi connotati piuttosto significativi. Ricordiamo inoltre che l'asse Pd-m5s è una realtà alla regione Lazio, dove Nicola Zingaretti (antirenziano anch'egli, guarda caso) governa grazie a un tacito accordo di non belligeranza con i 5 stelle.
Non è un segreto che, fra i pentastellati, vi sia una forte corrente antisalviniana (capeggiata nientemeno che dal Presidente della Camera Roberto Fico), e il possibile riavvicinamento con un Pd epurato dal renzismo e in stile "ditta bersaniana" (oltre per l'appunto all'esponente di LeU Pierluigi Bersani, sarà presente anche il suo collega di patito Roberto Speranza, che come il primo non aveva mai nascosto simpatie per il Movimento) possa interessare ai tanti grillini scontenti dell'accordo governativo con la Lega. Lo stesso Marescotti, ospite della Festa de l'Unità, si è detto pentito di aver votato il m5s dopo l'alleanza con il Carroccio, quindi la sua presenza accanto a quella di Di Maio in "casa" del Pd adombra una sorta di tentativo di riconciliazione generale.
Matteo Salvini deve forse iniziare a preoccuparsi?