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Politica
Pd, mobilitazione per gli afghani. I sindaci italiani: pronti ad accoglierli
Enrico Letta - Matteo Salvini (Lapresse)

Attivare con urgenza corridoi umanitari, accogliere gli afghani in fuga dai talebani. Dopo la caduta di Kabul e le immagini degli aerei carichi fino all'inverosimile di profughi, la politica si interroga sull'emergenza. La priorita' e' quella di portare in salvo i civili, in particolare coloro che hanno collaborato a vario titolo con i Paesi stranieri. Ma le posizioni tra i partiti sono diverse. Enrico Letta lancia una grande mobilitazione nazionale "per aiutare chi resta e accogliere chi fugge".

Questo, sottolinea il segretario del Partito democratico, e' "il momento in cui l'Italia puo' e deve dare tanto". Da qui l'invito a sostenere "la societa' afgana, la sua evoluzione, le donne e gli uomini che non vogliono tornare al Medioevo. Noi ci siamo", assicura. Piu' freddo il leader della Lega. "Accogliere in Italia alcune decine di persone che hanno collaborato con la nostra ambasciata mi sembra doveroso, ma che nessuno ci venga a parlare di accogliere decine di migliaia di afgani", spiega Matteo Salvini che aggiunge: "Ci sono paesi europei che non hanno fatto nulla, l'Italia non puo' essere l'unico centro di accoglienza in tutta Europa".

Parole che Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, respinge: "Ora e' il momento di smetterla con la propaganda dozzinale - dice - il nostro Paese, dopo aver partecipato ad un'avventura militare senza prospettiva politica, faccia tutto il possibile per permettere corridoi umanitari e accoglienza ai profughi di quel martoriato Paese". Dal Movimento 5 stelle si conferma fiducia al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e la vicepresidente della commissione Femminicidio, Cinzia Leone, chiede di "aprire una riflessione" sui diritti umani "che devono essere garantiti: alle donne, certo, ma non solo".

I sindaci d'Italia hanno inviato una lettera al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese: sono pronti a fare la loro parte nell'accogliere le famiglie afghane. "Non c'e' tempo da perdere, sappiamo bene come i civili che hanno collaborato con le nostre missioni in Afghanistan oggi siano in forte pericolo, soprattutto donne e minori", afferma Matteo Biffoni, delegato Anci per l'Immigrazione. E anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, garantisce che la Capitale "e' pronta a sostenere gli eventuali sforzi volti a istituire immediatamente corridoi umanitari".

Favorevole ai corridoi umanitari e' anche Paolo Gentiloni, che al Messaggero spiega: "Penso che l'Europa inevitabilmente dovra' attrezzarsi per corridoi umanitari e accoglienze organizzate, anche per evitare flussi incontrollati di clandestini. O almeno dovrebbero farlo i Paesi che sono disponibili". Sulla stessa linea e' Marina Sereni, vice ministra agli Esteri. "Dobbiamo avere un atteggiamento di apertura e di massima accoglienza - sottolinea l'esponente dem - alla luce anche dei tanti Comuni, associazioni e soggetti della societa' civile che in queste ore hanno fatto sapere di essere pronti ad accogliere persone, famiglie, donne e bambini che vogliono fuggire dall'Afghanistan".

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