Pd, Piazza del Popolo semi-vuota. Renzi deluso. Referendum, avanza il no
Pd verso la scissione, nonostante la presenza di Cuperlo in Piazza del Popolo, a Roma
Musi lunghi al Nazareno all'indomani della manifestazione a Roma del Partito Democratrico a favore del sì al referendum istituzionale del 4 dicembre. Dal palco di Piazza del Popolo hanno annunciato esultando: "Siamo centinaia di migliaia", ma, dietro le quinte, gli organizzatori hanno poi ammesso: "Al massimo c'erano 50mila persone". La sfida di Matteo Renzi era quella di riempira la piazza per tirare la volata alla riforma costituzionale e isolare quella parte della minoranza dem ormai orientata a votare no. E invece la partecipazione flop ha acceso più di un campanello d'allarme ai piani alti del Nazareno e di Palazzo Chigi. Gli ultimissimi sondaggi interni al Pd - che Affaritaliani.it ha avuto modo di visionare - segnalano una leggera crescita del no negli ultimi sette giorni di circa mezzo punto percentuale.
Ora lo svantaggio del sì sarebbe - stando ai numeri che circolano in casa Pd - di quasi 5 punti. E anche il tentativo del presidente del Consiglio di dividere la minoranza interna sembra pressoché fallito. A Piazza del Popolo a Roma c'era soltanto Gianni Cuperlo, impegnato nel disperato tentativo di trovare un'intesa con la maggioranza dem sulle modifiche alla legge elettorale. Ma non si sono visti né Pierluigi Bersani né Roberto Speranza, segno che ormai la quasi totalità della sinistra del Partito Democratico ha sposato la linea di Massimo D'Alema. E comunque anche Cuperlo non è stato affatto tenero con il premier, dichiarando: "Sono qui con le mie idee e aspetto un atto politico da Renzi altrimenti voto no". Il referendum del 4 dicembre - secondo molti osservatori - rischia davvero di essere un punto di non ritorno per il Pd. Comunque vada a finire, la scissione appare ormai inevitabile e potrebbe avvenire proprio sotto l'albero di Natale.