Politica
Pd, Schlein a Ventotene riunisce la Segreteria e omaggia Spinelli
La segretaria del Partito democratico sull'isola del Manifesto europeista: "L'Europa che ha in mente Giorgia Meloni non è quella dei popoli ma quella dei veti"
La segretaria dem ha anche inaugurato il primo Circolo Pd sull'isola. "Stiamo vedendo vacillare e crollare l'Internazionale di nazionalisti – ha evidenziato - nell'ipocrisia di usare la stessa retorica di odio, muri e intolleranza, a cui non interessa trovare soluzioni ai problemi degli italiani e degli europei. Non gli interessano le soluzioni, hanno qualcosa di meglio: un capro espiatorio, un nemico al giorno, che sia il diverso, la Comunità Lgbtqi+, le donne troppo emancipate, le politiche ecologiste".
"Un nemico al giorno - riprende la segretaria Pd - ma a soluzioni stanno a zero. Se siamo qui è per recuperare l'afflato di un disegno che vuole unire i popoli, perché' l'Europa che ha in mente Giorgia Meloni non è - incalza - quella dei popoli ma quella dei veti nazionali, come quelli dei suoi amici e alleati ungheresi e polacchi, che si oppongono e negano la solidarietà europea sull'accoglienza, ai danni dell'Italia e dell'interesse italiano, e anziché battersi per superare Dublino e avere una condivisione equa tra i Paesi europei delle responsabilità sull'accoglienza, Meloni - incalza - dà ragione a loro. Questo è il grande paradosso del nazionalismo".
Elly Schlein
"E siamo qui - ribadisce Schlein - per svelare tutte le loro bugie su quanto sia impossibile, nel mondo e nella complessità di oggi, rispondere a tutte queste sfide. Anche quella fiscale - specifica - con paradisi fiscali in Europa, con 27 sistemi diversi che agevolano l'elusione fiscale anche dei grandi gruppi".
Schlein invita a pensare "all'Europa sociale che ha mosso passi rilevanti in questi anni della pandemia, all'Europa della salute, all'Europa che chiede un salario minimo e che si batte per dare tutele ai nuovi lavoratori e lavoratrici digitali e che anche sulla politica estera e di sicurezza comune - esorta - deve riuscire a trovare una sua voce sola e forte, per non condannarsi alla marginalità quando altri grandi potenze fanno i loro interessi sullo scacchiere globale". La segretaria Pd guarda allora a "un'Europa che possa anche farsi portatrice di pace, in un momento grave e difficile, in cui - precisa - dobbiamo continuare a promuovere il pieno e convinto sostegno all'Ucraina davanti all'invasione criminale di Putin".