Politica

Pd, solo Gentiloni può evitare la rottura. Big pro-Schlein con il commissario

Di Alberto Maggi

La fuga di dirigenti e lo stop and go con Carlo Calenda e Giuseppe Conte sul tema delle future alleanze stanno innervosendo non poco i big del Nazareno

Cresce quotidianamente il numero di esponenti Dem che vedrebbero bene il commissario europeo al posto di Elly Schlein

 

Presentando le stime di fine estate (al ribasso) sulla crescita economica in Europa e in Italia, con la mazzata per il nostro Paese l'anno prossimo, Paolo Gentiloni ha evitato di rispondere alle polemiche partite dal governo italiano, in particolare dai due vicepremier, per "non danneggiare l'Italia". Ma dietro le quinte, come spiegano fonti Dem, la partita è nazionale e in particolare sulla segreteria del primo partito di opposizione. La fuga di dirigenti e lo stop and go con Carlo Calenda e Giuseppe Conte sul tema delle future alleanze stanno innervosendo non poco i big del Nazareno.

Ormai non è più solo la minoranza interna di Stefano Bonaccini e Lorenzo Guerini a incalzare la segretaria ma anche chi - come Nicola Zingaretti - l'aveva sostenuta alle primarie contro il presidente della regione Emilia Romagna. La contrapposizione Bruxelles-Roma - sia sul caso Ita-Lufthansa sia sui conti e la crescita economica - viene quindi letta in chiave nazionale. Pubblicamente Gentiloni non può certo schierarsi contro il suo Paese, ma la sua linea viene molto apprezzata da tutti i big del Pd.