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Politica
Pensioni, aumenti a maggio. Ecco quanti soldi in più fascia per fascia

Anche a maggio i pensionati dovranno pazientare un giorno in più per ricevere la pensione: il pagamento è previsto per il 2 maggio, poiché il primo è festivo. Solo i correntisti di Banco Posta avranno l’accredito anticipato, tra il 30 aprile e il primo maggio. Ma c’è di più: alcuni vedranno un incremento nel loro cedolino grazie al ricalcolo degli arretrati della rivalutazione Istat del 5,4% e agli ultimi conguagli per la riduzione delle aliquote Irpef. Le operazioni di calcolo dell’Inps erano già in corso da gennaio, ma non sono state completate in tempo per tutti; quindi, la parte residuale sarà inclusa nel cedolino di maggio 2024. Lo scrive il sito internet www.firstonline.info.

Alla fine del 2023, l’Inps ha eseguito un ricalcolo retroattivo delle trattenute fiscali applicate durante l’anno, comprese l’Irpef e le addizionali regionali e comunali, basandosi sull’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate. Se le trattenute mensili applicate nel 2023 risultavano inferiori all’importo annuale dovuto, l’Inps ha proceduto a recuperare le differenze a debito sui ratei di pensione di gennaio e febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino a coprire completamente l’importo del rateo pensionistico in pagamento.

Nel caso dei pensionati con un importo annuo fino a 18mila euro, se il conguaglio a debito risultava superiore a 100 euro, il recupero è stato esteso fino alla mensilità di novembre. Questo processo assicura una distribuzione equa del recupero delle differenze fiscali nel corso dell’anno.

Oltre all’Irpef mensile, sul rateo di maggio vengono trattenute anche le addizionali regionali e comunali relative al 2023. Queste trattenute vengono recuperate in 11 rate mensili, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello di riferimento.

Le somme conguagliate verranno riportate nella Certificazione Unica 2024, documento che fornirà un quadro completo delle trattenute fiscali e dei pagamenti effettuati durante l’anno. È importante notare che le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, e le prestazioni non assoggettate a tassazione per specifici motivi (come la detassazione per residenza estera o per vittime del terrorismo) sono escluse dalle trattenute fiscali.

A partire da gennaio 2024, gli importi delle pensioni sono stati rivalutati del 5,4%. Questo significa che i pensionati vedranno un aumento nei loro assegni mensili. Tuttavia, l’aumento al 100% riguarda solo redditi fino a quattro volte il trattamento minimo.

La riforma dell’Irpef e i nuovi scaglioni favoriranno i pensionati. Coloro che hanno un reddito tra 15.001 euro e 28mila euro nel 2024, verseranno il 2% in meno di Irpef, grazie all’accorpamento nello scaglione al 23% dopo l’eliminazione dello scaglione al 25%. Nella tabella tutti gli aumenti:

Reddito              Aumento mensile (lordo)

1.000 euro       54 euro

1.500 euro 81 euro

2.000 euro 108 euro

2.500 euro 114,75 euro

3.000 euro 85,80 euro

3.500 euro 88,55 euro

4.000 euro       101,20 euro

5.000 euro 100 euro

6.000 euro 71,40 euro






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