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Pensioni, aumenti a novembre. Scopri quanto. A gennaio altri aumenti. Le cifre
Pensioni novembre, aumenti con la rivalutazione
Pensioni, novembre con aumenti e soldi in più. Poi a gennaio...
Il governo anticiperà il conguaglio sulle pensioni del 2023 a novembre per 16 milioni di pensionati. Questo conguaglio, corrispondente all’0,8% degli assegni annui, diventerà permanente, ma suscita controversie per le diverse percentuali applicate in base all’importo delle pensioni.
A breve, 16 milioni di pensionati italiani riceveranno un conguaglio per le loro pensioni del 2023, in un’anticipazione decisa dal governo Meloni, parallela a quanto fatto l’anno precedente da Mario Draghi. L’Inps dovrebbe affrontare un costo di 3,2 miliardi di euro. Questo articolo esaminerà i dettagli di questo conguaglio e il suo impatto a lungo termine. Lo spiega il sito internet www.msn.com.
Ogni anno, le pensioni in Italia vengono rivalutate in base all’inflazione a partire da gennaio. Tuttavia, il governo Meloni ha deciso di anticipare il pagamento del conguaglio relativo al 2023 al mese di novembre, seguendo una pratica simile a quella dell’anno precedente.
Questa misura è stata presa per diversi motivi, tra cui l’incidenza sulla spesa previdenziale e il sostegno ai pensionati durante le festività natalizie.
Il conguaglio sulle pensioni di novembre sarà pari all’0,8% dell’ammontare totale degli assegni erogati durante l’anno. Ad esempio, un pensionato che riceve 1.000 euro al mese otterrà un aumento lordo di 8 euro al mese, con un totale di 88 euro a novembre. È importante notare che l’incremento diventerà permanente e continuerà nei mesi successivi, compresa la tredicesima mensilità.
Non tutte le pensioni riceveranno lo stesso conguaglio. Le percentuali varieranno in base all’importo mensile dell’assegno. Per esempio, per assegni tra 2.101,53 e 2.626,90 euro, il conguaglio sarà dell’0,68%, mentre per importi superiori a 5.253,80 euro scenderà all’0,256%.
L’aumento delle pensioni a partire da gennaio del 2023 sarà del 5,4% per gli assegni fino a cinque volte il trattamento minimo, con variazioni proporzionali per importi superiori. Tuttavia, questi dati sono provvisori e soggetti a modifiche. Ad esempio, per un assegno mensile di 1.000 euro lordi, ci sarà un aumento di 54 euro a gennaio, ma bisognerà attendere per avere certezza sulle cifre finali.