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Politica
Pensioni, così la Lega ha vinto. Salvini, Giorgetti e "il gioco di squadra"...

Un risultato davvero insperato per la Lega considerando la situazione finanziaria e il ritorno del Patto di Stabilità dal prossimo anno

Un perfetto gioco di squadra. Fonti di governo della Lega ai massimi livelli spiegano ad Affaritaliani.it come il gioco di sponda tra il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti abbia portato il Carroccio a ottenere, di fatto, una vittoria nella Legge di Bilancio per il 2024. Di fronte alle ridottissime risorse e alla priorità di confermare il taglio del cuneo fiscale per il prossimo anno fino a 35mila euro di reddito l'anno, la Lega rischiava di subire un colpo su uno dei temi sui quali Salvini si è battuto di più negli ultimi anni: la cancellazione della Legge Fornero.

Il gioco delle bozze uscite e non confermate, le prime che contenevano Quota 104, hanno consentito alla Lega di fare fuoco di sbarramento. Tutto studiato a tavolino: i capigruppo Romeo e Molinari che in modo edulcorato chiedevano di fare di più sulle pensioni, e il solito battagliero Crippa, vicesegretario, che invocava l'eliminazione della Legge Fornero come promesso in campagna elettorale. Salvini ha sempre ostentato serenità senza alzare i toni e ha lavorato, dietro le quinte, insieme a Giorgetti per portare a casa il massimo possibile data la situazione: evitare Quota 104 e tornare, anche se con qualche modifica, a Quota 103.

Un risultato davvero insperato considerando la situazione finanziaria e il ritorno del Patto di Stabilità dal prossimo anno. "Abbiamo scongiurato Quota 104, tutti insieme, e ora puntiamo a Quota 41 entro la fine della legislatura", spiegano fonti leghiste. Giorgetti ha tenuto il punto sui conti in stretto rapporto con la premier Meloni e con Bruxelles, ma sapendo perfettamente quale fosse l'obiettivo politico della Lega. Salvini non ha alzato i toni e ha lavorato dietro le quinte lasciando parlare i capigruppo e Crippa.

Non solo. Ora la Lega - come spiegano fonti qualificate - nei prossimi mesi, approvata la Legge di Bilancio - tornerà a proporre una nuova rottamazione e una pace fiscale per le cartelle esattoriali di modesta entità. Altro cavallo di battaglia leghista che presto verrà rilanciato, probabilmente in piena campagna elettorale per le elezioni europee. Il tutto considerando che nella manovra ci sono anche i fondi per far partire il Ponte sullo Stretto, come promesso da Salvini fin dal suo insediamento al dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Insomma, un risultato più che soddisfacente e che, infatti, ha fatto irritare Forza Italia.  Iscriviti alla newsletter






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