Pippo Civati lancia "Possibile" e attacca il Pd - Affaritaliani.it

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Pippo Civati lancia "Possibile" e attacca il Pd

Il nuovo soggetto politico 'Possibile' "non e' esclusivo ne' ombelicale" ma e' aperto, "serve a mettere in relazione quello che gia' c'e', senza chiuderci in uno spazio minoritario". Con l'obiettivo di scrivere "un programma alternativo di governo". Per farlo pero' "serve passione". Con queste parole Pippo Civati conclude la prima Assemblea Nazionale di Possibile sostenendo di essere contro chi fa "l'uomo solo al comando" e "vuole arrivare al 2018 facendo cose che non sono scritte nel programma. Nemmeno Berlusconi faceva cosi'...". E quindi, spiega, "ben venga se Landini o Sel seguono la nostra direzione". Mentre sulle possibilita' di dialogo con i 5 stelle mostra scetticismo quando si domanda: "M5S continuera' con questo andazzo nazistoide tipo tweet su topi e immigrati o cambiera' atteggiamento?". "Siamo stanchi di formule e convegni - spiega Civati - la nostra unica finalita' e' quella di far muovere tutti, mettere in relazione quello che gia' c'e'. Qui siamo quasi 2mila e siamo ben oltre quello che potevamo immaginarci. Nessuno di noi, nemmeno il piu' gufo di tutti, poteva immaginarsi di finire cosi'... Ma questo - precisa - non e' banalmente un riposizionamento, non sono larghe intese". E, prosegue, "non e' un atto di coraggio, non e' questione di eroismo, ma di sincerita'. Abbiamo dimostrato che si puo' scendere dal carro del vincitore non perche' vince un po' meno, ma perche' la direzione non e' piu' la nostra".

Sul Pd non e' tenero: "Il sindaco di Roma Ignazio Marino e' al di sopra di ogni sospetto? E allora lo dileggiamo e diciamo 'Valuti lui cosa fare'" riferendosi a quanto detto nei giorni scorsi da Matteo Renzi e ribadito anche oggi dalla ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi. Sull'indagine fatta da Barca sui circoli del Pd, ironizza: "A me il giallo dell'estate e' piaciuto.. Ci sono tanti circoli inquinati, ok, ma ci piacerebbe sapere da parte di chi sono stati inquinati". Civati dice NO all'uomo solo al comando: "Ci e' andata bene.. Ora parlare di Bersani e' quasi come parlare di Che Guevara...". E poi insiste sulla prospettiva: "Facciamo un progetto di governo insieme anche perche' dovete sapere - ha detto rivolgendosi alla platea - ormai non si usa piu' scrivere i programmi di governo. Noi non faremo promesse ma chiediamo un impegno, rigoroso. Dobbiamo costruire obiettivi e sfide che capiamo, insistiamo su alcune battaglie come il reddito minimo.
   Non parliamo in politichese". E ancora: "Noi siamo sulla stessa barca di Tsipras; certo il regalo della cravatta di Renzi qualche sospetto doveva farcelo venire...". Infine, conclude con un appello: "Mettiamoci un po' di passione in questa storia. Se non ci credi, non convince. Chiedo un po' di carica emotiva". E conclude: "Se non ci muoviamo ci consegniamo agli altri. Nella vita, quelli che vi dicono che non ci sono alternative sono i nostri obiettivi polemici, perche' nella vita c'e' sempre un'altra possibilita'