Politica
Pnrr, il governo vuole rivedere il 40% dei progetti. Esclusivo
Di Alberto Maggi
Assist dalla Francia all'Italia sulle modifiche al piano
"Si procede benissimo, senza difficoltà. Sento cose che non esistono". Fitto è perentorio nel negare tensioni nella maggioranza sul Pnrr. I dubbi della Lega e le accuse delle opposizioni sui ritardi? La linea è quella della "responsabilità ma anche del realismo", ha detto il ministro per gli Affari Europei parlando agli studenti ad un incontro alla Luiss, "per cercare di cogliere per tempo le criticità". Tutto gira intorno a una parola chiave, appunto: "flessibilità". Una richiesta, al centro degli incontri con il Commissario Ue per il Bilancio Johannes Hahn, e ribadita da Giorgia Meloni al termine del bilaterale di ieri con il premier spagnolo Sanchez. "Confidiamo - ha detto la premier - che si possa fare tutto il lavoro necessario per la piena flessibilità nell'utilizzo dei fondi esistenti" e "andare avanti su fondo sovrano, che in diversi abbiamo chiesto per favorire e sostenere le industrie europee".Un'altra partita, quest'ultima che in Europa si intreccia necessariamente con il buon esito del Pnrr.
Non lo nasconde Fitto: "Next generation è il primo esperimento di condivisione del debito a livello europeo, e ci pone di fronte a una sfida che se non dovesse essere colta metterebbe in discussione un meccanismo e per i Paesi come il nostro rappresenterebbe un limite". Quindi il concetto di flessibilità che il ministro, titolare del dossier sul Pnrr, declina così: "Non si tratta di compiere delle scelte ma di prendere atto di quello che è possibile e non è possibile fare". Del resto, ricorda, "nel regolamento di attuazione all'articolo 21 si parla della possibilità di modificare il piano di fronte a delle situazioni che ne giustifichino la scelta. Penso che quando è stato scritto nessuno potesse immaginare che in Europa sarebbe scoppiata una guerra e una drammatica crisi dal punto di vista energetico, con tutto ciò che questo ha comportato".