Politica

Ponte sullo Stretto, Salvini replica a Bonelli: "Avanti tutta!"

Di Giuseppe Vatinno

La replica del leader del Carroccio ad Angelo Bonelli, che aveva dichiarato: "E' un furto di risorse"

Ponte sullo Stretto, Salvini replica a Bonelli e ai "signori del no": "Avanti tutta! Il progetto si farà sicuramente"

Angelo Bonelli aveva ieri dichiarato: “È un furto di risorse. Faremo una raccolta firma per il referendum”. Al che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha replicato su Facebook: “Poverini, i signori del no non perdono occasione per coprirsi di ridicolo. Se ne facciano una ragione: il ponte degli italiani sarà un’opera ammirata e invidiata in tutto il mondo che, grazie alle decine di miliardi di investimenti programmati tra le due Regioni, collegherà Sicilia, Calabria, resto d’Italia ed Europa. Avanti tutta!”.

LEGGI ANCHE: Sondaggi, Forza Italia soprassa la Lega. Numeri clamorosi dopo l'Abruzzo

La replica di Salvini giunge a margine di una conferenza - evento fatta da Alleanza Verdi e Sinistra domenica scorsa a Messina. Presenti le associazioni e i comitati che storicamente si oppongono alla costruzione del Ponte. Pochi giorni fa era sceso in campo anche il governatore della Sicilia, Renato Schifani: “La levata di scudi della sinistra contro il Ponte di Messina è l’emblema di quel fronte del ‘no’ ideologico alle grandi opere che per troppi anni ha paralizzato il Paese, impedendone la crescita e lo sviluppo. Il mio governo è determinato a mettere in campo ogni forma di iniziativa a sostegno di questa infrastruttura strategica: siamo pronti anche a costituirci parte civile nei confronti di coloro i quali si rendessero protagonisti di azioni penali temerarie per rallentare l’opera. La Sicilia e l’Italia tutta non hanno più tempo da perdere“.

La costituzione di parte civile della regione Sicilia rappresenta una novità, dopo l’esposto presentato in Procura dalla Schlein, Bonelli e Fratoianni. Dal canto suo Salvini è ben determinato a proseguire, avendo ottenuto anche i finanziamenti in finanziaria. Ma dietro alla vicenda c’è un atteggiamento di voluta chiusura all’innovazione, seppur sostenibile e con tutti i crismi ecologici. Non si può andare avanti solo a slogan che i “No Tutto” sfornano in continuazione. Occorre essere concreti e il luddismo non ha mai aiutato nessuno ed ha anzi frenato lo sviluppo delle nazioni. Le cause di opposizione sono puramente ideologiche. Basti pensare, ad esempio, che tra i motivi addotti contro il Ponte c’è il fatto che i pesci e i volatili sarebbero turbati dalla costruzione della infrastruttura.

La vicenda del Ponte si trascina, in verità, da tempo immemorabile ed ha suoi sostenitori anche nel centro – sinistra. Si pensi, ad esempio, al fatto che l’allora ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, c’era quasi riuscito ma anche allora si scatenarono le opposizioni interne alla coalizione, con l’allora ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e sempre Angelo Bonelli che su questa vicenda ha campato di rendita, ora affiancato da Nicola Fratoianni che ha preso il posto di Fausto Bertinotti. Chi scrive era allora Consigliere per le Grandi Opere e quindi anche per il Ponte del ministro Di Pietro e ricordo che ci fu una identica reazione ideologica che però andò a segno perché la coalizione che sosteneva il Prodi 2 era debole e frammentata, nonostante la determinazione dell’ex magistrato a fare l’opera. Anche nel Pd di allora, e specificatamente il ministro Pierluigi Bersani, c’era chi l’opera la voleva ed aveva una visione dell’Italia più moderna di quella dei Verdi. Si consideri che anche i sindacati come la Cgil erano favorevoli alla costruzione del Ponte perché significava creare tanti posto di lavoro in aree tradizionalmente con molti disoccupati. Lo stesso atteggiamento di chiusura aprioristica e ideologica si verifica nel campo dell’Energia, ad esempio nel nucleare sicuro che è l’unico modo per combattere veramente il problema dei Cambiamenti climatici.