Politica

Sondaggi, Forza Italia soprassa la Lega. Numeri clamorosi dopo l'Abruzzo

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

Regionali in Abruzzo, la proiezione sulle elezioni europee dell'8 e del 9 giugno

I risultati delle elezioni regionali in Abruzzo suggeriscono il mantenimento di una tendenza favorevole per il centrodestra, ma...

I risultati delle elezioni regionali in Abruzzo 2024 forniscono alcuni segnali interessanti per le prossime elezioni europee di giugno 2024. Ecco qualche riflessione. Il centrodestra ha vinto le elezioni regionali abruzzesi, con il governatore uscente Marco Marsilio che è stato riconfermato con il 53,5% dei voti (è la prima volta in molti anni che un governatore uscente viene riconfermato). Questo potrebbe indicare un più ampio trend favorevole per il centrodestra anche a livello europeo.

Inoltre, la vittoria di Marsilio suggerisce un consolidamento del consenso per il centrodestra nella regione. E questo potrebbe, sempre per generalizzazione, influenzare anche le prossime elezioni europee, poiché gli elettori, non solo abruzzesi ma più in generale delle regioni meridionali d’Italia, potrebbero mantenere una preferenza simile, per la coalizione di centrodestra, appunto anche per l’appuntamento continentale. Passando all’altro schieramento,  il candidato del centrosinistra, Luciano D’Amico, si è fermato poco oltre il 46%. Questo potrebbe indicare una sfida significativa per il centrosinistra, in vista dei prossimi appuntamenti regionali, ma anche una buona potenzialità per il formato del “campo allargato”.

In sintesi, i risultati delle elezioni regionali in Abruzzo suggeriscono il mantenimento di una tendenza favorevole per il centrodestra, ma anche una possibilità prospettica, per uno schieramento concorrente allargato, di diventare globalmente più competitivo. Tuttavia, va detto chiaramente, le elezioni europee avranno dinamiche diverse e dipenderanno da molti altri fattori. Sarà interessante seguire gli sviluppi nei prossimi mesi.

Però un segnale politico importante, su cui riflettere, si può sicuramente evidenziare. Come era successo anche in occasione delle elezioni regionali in Sardegna, il bacino elettorale di centrodestra è rimasto sostanzialmente stabile, con la conferma di Fratelli d’Italia come partito leader, ma anche con un riequilibrio nei rapporti di forza fra Forza Italia e Lega. Se in Abruzzo si può dire che la Lega, per quanto ridimensionata rispetto al risultato delle precedenti regionali, ha tenuto, Forza Italia conferma invece una tendenza alla crescita apparsa con una certa evidenza nelle ultime settimane.

Lungi dall’essere in via di estinzione, Forza Italia sta dimostrando un’interessante vitalità, andando a pescare da un lato nel bacino di voto dei centristi Calenda e Renzi, ma dall’altro anche in quello della Lega.  Se si votasse domani per le europee, proiettando (per quanto è possibile farlo) il risultato dell’Abruzzo appunto alle elezioni per il parlamento europeo, avremmo il sorpasso di FI sulla Lega. Potremmo avere, in altre parole, un risultato del tipo 10 per cento per FI e 8 per cento per la Lega.

Non è assolutamente detto che questo scenario si realizzi, perché c’è di mezzo la campagna elettorale. Tuttavia, la competizione fra il partito di Matteo Salvini e quello di Antonio Taiani è diventata un fatto ineludibile. Vedremo se questo spingerà i due partiti in questione a fare una campagna per le europee centrata su contenuti distintivi e su un vero posizionamento differenziale.