Povera sinistra, è ammalata ed elitista: ora impotente davanti ai populismi
I motivi della crisi della Sinistra. L'analisi
La qualità degli interpreti non è un fatto banale. Chi decifra la realtà o la volontà popolare necessita di superarsi in uno sforzo di travaso delle analisi, dei linguaggi e delle forme di pensiero verso le moltitudini. Ma accusare il popolo di ignoranza e involuzione nasconde nella sinistra intellettuale un pensiero sottilmente inquietante la cui radice è l’elitismo, terreno su cui le correnti totalitarie si son formate: l’ avvento di forze populiste e sovraniste viene già visto come il sopraggiunto limite della forma moderna di democrazia e ragione per affermare la crisi del suffragio universale.
Oggi la democrazia a suffragio universale è l’ultimo avamposto della genetica sociale e dell'umanesimo antropocentrico, contro cui si staglia feroce la tecnica. Che evolve e si autoevolve in forme estrattive dell’esistenza umana , spinta giù per altre spirali di declino: la privatizzazione dell’intelligenza globale a beneficio del dato su i social network l’uberizzazione del lavoro la delega di tutto ciò che è logica umana all’algoritmo l’attacco tecno-anarcoide delle criptovalute allo Stato ed al suo essente, l’emissione di denaro L'evidente supremazia della tecnica apre squarci di crisi nella successione delle generazioni e non risolve il presente di nessuno se non proponendo il paradiso di un futuro generico e non specificato nelle sue forme: lavoro, non lavoro, città,non città, vecchiaia, mezzi di trasporto.
Ma prima del futuro viene la realtà L’ìmpegno dell’intellettuale è definire la realtà, quello del politico di governarla Ma entrambi lavorano con logiche deduttive quando invece l’intelligenza si immedesima nella realtà cioè compie un processo di identificazione soggettiva nelle forze che la determinano lo fa per confliggere con quelle stesse forze Usa il sentimento dell’immaginazione per uscire dal determinismo storicista e ‘intuire’ immaginando la realtà successiva, che chiameremmo futuro se non fosse un termine sviante.
E ‘poeticamente’ immaginando il futuro produce nuove forme della realtà. Una volta proposte esaurisce in sé la propria funzione, si fa episodio ed esce di scena. Resta un secondo passaggio da chiarire : in base a quale intenzione si muove l’intelligenza umana quando rifiuta la deduzione della storia e provoca se stessa nel ‘costruire’ (ossia poiein) una realtà nuova? Si chiama Etica. E’ l’unico elemento dell’Umanità che produce un fatto totalmente ‘umano’ nella storia.
Si contrappone alla Tecnica. Ed in questa contrapposizione fra etica e tecnica si tratta di capire se la Tecnica determina l'immutabilità dei sistemi che produce o se si possa ammetterne la fallacia quando prosciuga la vita dei nostri figli per stamparne l’ anima in 3d Quando cioè esaurisce la possibilità che le susseguenti generazioni si eternizzino nei valori che creano. Perchè il Valore è stato prima strumento e poi risultato dell'Umanità intesa come Tecnica dell'essere per evolversi. Sennò l'umanità sarebbe solo un paradigma dell'esistenza mentre io credo ne sia la sostanza. Il suffragio universale è la sostanza della democrazia che non è a su a volta un paradigma dell’umanità ma il suo ‘correlato disposto nella storia’.