Politica
"Ppe e Ecr non hanno la maggioranza. La Lega c'è, ma via Von der Leyen"
Di Alberto Maggi
Parla Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo. Intervista
Si parla di una possibile maggioranza Popolari-Conservatori, la Lega ne farà parte?
"Negli ultimi tempi si leggono molte analisi sul dialogo Ppe-Ecr. In merito ad alcune letture piuttosto fantasiose e distanti dalla realtà, io ringrazio gli insegnamenti della mia maestra Tina, che alle elementari mi aveva introdotto ai rudimenti dell’aritmetica: bastano quelli per capire che Ecr e Ppe, da soli, non sono sufficienti ad avere una maggioranza; e nemmeno se il gruppo Id fosse assieme a loro, ci sarebbe una maggioranza al Parlamento Europeo. La chiave è invece il gruppo dei cosiddetti liberali, quelli di Macron, Renzi e Calenda, che in questa legislatura non solo hanno fatto da stampella alla sinistra, ma persino hanno condotto a sostenere la deriva estremista e di sinistra della maggioranza anche buona parte del Ppe. Ciò che noi denunciamo da tempo è che il Ppe, incapace di costruire una maggioranza moderata, di centrodestra, ha preferito accodarsi a un’agenda ideologica, dettata e scritta da sinistra illiberali alle quali ha aderito Macron, portando a disastri come le politiche green e al pessimo lavoro condotto da questa Commissione guidata da Ursula Von der Leyen. Media e opinionisti spesso dimenticano che il dialogo Ecr-Ppe è funzionale per capire cosa avviene in Consiglio: negli ultimi mesi, i cambi di governi in Svezia, Finlandia, Italia, presto anche in Spagna, stanno portando mutamenti molto forti. In quel contesto, il Consiglio Europeo, è il Ppe a non avere più leader di governo in paesi importanti, oggi appannaggio di altri gruppi politici. Per questo, ciò che ha fatto Weber è naturale e doveroso, ma è legato a equilibri che riguardano il Consiglio, più che il Parlamento stesso. In ogni caso, Lega e Id sono al lavoro per essere determinanti e fare in modo che anche il Parlamento possa contare su una valida alternativa alla sinistra, che oggi purtroppo detta legge con una legislazione estremista su temi ambientali, ma anche con risoluzioni che ogni mese attaccano i governi di centrodestra, con strumentalizzazioni continue contro quei leader e governi sgraditi a Bruxelles. Un inaccettabile uso strumentale di istituzioni così importanti, che solo questa pessima sinistra porta avanti. Spiace purtroppo constatare come anche a molti europarlamentari italiani di sinistra, perdendo elezioni a tutti i livelli e dappertutto, non resta che aggrapparsi alle istituzioni Ue per provare a mettere in difficoltà il loro Paese. Questo accade tutte le volte che la sinistra non ha il potere in Italia, purtroppo non ci aspettavamo nulla di diverso. E ricordiamoci che nella Commissione Europea siede ancora un commissario italiano con la tessera del Pd in tasca.