Politica
"Ppe e Ecr non hanno la maggioranza. La Lega c'è, ma via Von der Leyen"
Di Alberto Maggi
Parla Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo. Intervista
Matteo Salvini, commentando le elezioni in Spagna, ha detto che il Centrodestra unito vince in Italia e in Europa. Come realizzare questo risultato?
"Matteo Salvini ha fatto bene a invocare un centrodestra unito, la nostra coalizione ben governa da molto tempo in Italia a livello locale, nella maggior parte delle regioni e da qualche mese anche il Paese. Il grande tema su cui tutti dovrebbero fare una seria analisi è comprendere cosa vuole fare il Ppe nel proprio futuro prossimo. Noi lavoriamo bene e a stretto contatto con diversi partiti che fanno parte dei Popolari, non solo con gli amici di Forza Italia, ma sappiamo bene che quasi metà dei partiti dell’ex famiglia democristiana a Bruxelles, a casa loro, governano in coalizioni di centrosinistra. All’interno del Ppe devono confrontarsi e capire cosa fare, se vogliono che questo disastroso Green Deal vada avanti in questo modo, a danno della nostra competitività, perché credo che gli stessi loro elettori siano in difficoltà, su temi sui quali Id ed Ecr hanno idee molto più chiare e nette. Sulla transizione ecologica abbiamo dimostrato di comprendere l’importanza di interpretare un processo che deve esser determinato in equilibro sociale ed economico, senza sacrificare interi settori sull’altare dell’ideologia green, perché temiamo che le conseguenze su famiglie, lavoratori e imprese saranno molto gravi, mentre il Ppe si è purtroppo reso complice di tutto questo e che il loro ravvedimento di queste settimane sia soprattutto un calcolo elettorale. Per fortuna, il nuovo governo in Italia sta facendo sentire la propria voce, dopo anni di assenza e silenzio è presente sui dossier europei in maniera tempestiva, anche su argomenti dove sarebbero serviti interventi da parte dei precedenti esecutivi, come alcuni ministri del governo Draghi. Oggi, ministri come Matteo Salvini stanno portando avanti correttivi importanti sulle norme Ue, anche lavorando al fianco di governi di colori diversi, scettici sugli estremismi green. Quanto accaduto in Olanda, con il partito degli agricoltori nato dal nulla che stravince le elezioni locali cavalcando la protesta contro le follie ambientaliste, deve far riflettere tutti, e anche a Bruxelles molti sono spaventati da certi fenomeni, chiedendo di rallentare con la transizione marcatamente ideologica portata avanti da Timmermans. Al di là delle scelte dei partiti, di alchimie, teatrini, giochini delle alleanze, alle volte un po’ stucchevoli, noto nei cittadini una forte volontà di cambiamento, quando si tratta di Europa: le assurdità di certe norme e l’ipocrisia con cui la Commissione europea si è occupata di certi provvedimenti è sotto gli occhi di tutti, settori chiave sono in difficoltà e agricoltori pescatori lavoratori non riescono più a lavorare con norme Ue così complicate, che distruggono il lavoro anziché creare crescita e sviluppo, oltre a non essere efficaci dal punto di vista ambientale. I partiti del centrodestra hanno maturato in questi anni una propria sensibilità ambientale, oggi tutti crediamo negli obiettivi di lungo termine della transizione, ciò che però ci troviamo ad affrontare è un garbuglio di norme complesse e inestricabili che anziché portare benefici all’ambiente rischiano di rendere impossibile fare impresa in Europa, che già oggi è il continente cresciuto meno rispetto al resto del mondo nell’ultimo decennio. Il fallimento di Ursula Von der Leyen è sotto gli occhi di tutti e il passaggio necessario affinché ci sia vero coinvolgimento dei partiti di centrodestra è che il suo nome sparisca dai papabili per guidare la Commissione europea nel prossimo quinquennio. I danni che ha fatto sono enormi, bisogna voltare pagina al più presto".