Politica
Processo Open Arms, l'Anm sulle barricate: "Dalla politica insinuazioni e reazioni scomposte, solidarietà ai magistrati"
L'Associazione Nazionale dei Magistrati interviene sul caso Open Arms dopo la richiesta di condanna di 6 anni di carcere per il ministro Salvini
Open Arms, nuovo scontro politica-magistratura. Anm: "Dichiarazioni politiche scomposte che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche"
"La Giunta Esecutiva Sezionale di Palermo dell'Associazione Nazionale Magistrati esprime solidarietà a tutti i colleghi impegnati nella trattazione del processo a carico del ministro Matteo Salvini in particolare della Procura della Repubblica di Palermo che hanno rassegnato, con compostezza e diffuse argomentazioni giuridiche, rispettose dei principi dettati dalla normativa sovranazionale e nazionale in materia di salvataggio in mare, le conclusioni di un processo delicato sotto molteplici punti di vista. Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di Governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti".
La Giunta esecutiva sezionale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati difende così giudici coinvolti nel caso Open Arms all'indomani della richiesta di condanna di 6 anni di carcere per il ministro Matteo Salvini, all'epoca dei fatti titolare dell'Interno. Nella giornata di ieri la prima a schierarsi dalla parte del leader della Lega è stata proprio la premier Giorgia Meloni che in un post social ha dichiarato: "Incredibile che un ministro della Repubblica Italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il proprio lavoro difendendo i confini della Nazione, così come richiesto dal mandato ricevuto dai cittadini. Trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall'immigrazione illegale è un precedente gravissimo". Parole forti che hanno subito messo in agitazione l'intera Anm che oggi, attraverso una nota, ribadisce che "sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell'accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia".
"La piena uguaglianza di tutti di fronte alla legge, continua la nota, è l'autentica essenza della democrazia, a prescindere dalla carica e dal rilievo politico, ed il processo che si sta celebrando a Palermo è esso stesso un momento di fondamentale democrazia".
"Ai colleghi della Procura della Repubblica e del Tribunale di Palermo si ribadisce, pertanto, tutta la nostra solidarietà, nella consapevolezza che sia in questo che in tanti altri casi meno noti, continueranno a svolgere la loro delicatissima funzione in piena libertà e indipendenza, sine spe nec metu, nell'interesse esclusivo della Repubblica", conclude la Anm.
Processo Open Arms, Salvini: "Grazie per il sostegno, io non mollo"
Dal canto suo, Salvini oggi torna sulla rete per ringraziare tutti quelli che l'hanno sostenuto, a partire della premier Meloni e il vicepremier Antonio Tajani: "Grazie a tutti per il sostegno. Arrendermi? Mai. Io non mollo".