Politica
Salvini processo sondaggi, chi sale e chi scende (e di quanto). Colpo di scena
Salvini a processo, le conseguenze elettorali del via libera dell'aula di Palazzo Madama al processo a Salvini sul caso Gregoretti
E' ufficiale. Il Senato ha mandato a processo Matteo Salvini, segretario della Lega ed ex ministro dell'Interno del primo governo Conte, per il caso Gregoretti. I senatori del Carroccio non hanno partecipato alla votazione, contrari Forza Italia e Fratelli d'Italia, mentre si sono espressi a favore dell'autorizzazione a procedere Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e LeU. Che impatto avrà il processo al Capitano dal punto di vista elettorale e delle intenzioni di voto? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Roberto Baldassari, direttore generale di Mg Research.
"Sicuramente ne beneficia Salvini come immagine personale agli occhi dell'opinione pubblica, anche se non è facile quantificare esattemente quanto possa crescere la Lega nelle intenzioni di voto. Possiamo dire che nel breve periodo, per almeno due settimane, il Carroccio dovrebbe registrare un incremento dell'1,5-2% che, considerando un'affluenza alle urne media del 60-65% in caso di elezioni politiche, vuol dire circa 500mila voti in più. A perdere consensi nel breve periodo saranno soprattutto i 'cattivi', ovvero i partiti che hanno mandato a processo Salvini. Nell'immediato, quindi, il Pd potrebbe cedere circa un punto percentuale e il M5S mezzo punto", osserva Baldassari.
"Successivamente, tra tre o quattro settimane, questa crescita per la Lega potrebbe riassorbirsi essendo un fenomeno emotivo e non strutturale. E' chiaro però - prosegue l'esperto di sondaggi e di trend elettorali - che se dovessero esserci le elezioni politiche in concomitanza con il processo, quindi con tutta l'attenzione mediatica del caso (ipotesi non impossibile ma al momento remota e tutta da verificare), la Lega in quel caso potrebbe addirittura guadagnare 5 punti percentuali arrivando fino a quota 36-37%. E i voti arriverebbero da quella parte del non voto, quindi dall'astensione, e da quella parte dell'opinione pubblica ancora indecisa, ma che è contro il giustizialismo e che vedrebbe Salvini come una vittima. Ruolo che anche lui cavalcherà".