Politica
Quirinale: l'ipotesi Pd-M5s,anticipare il semestre bianco di Sergio Mattarella
L'obiettivo dei partiti è depotenziare il potere del Colle per ritardare le elezioni e decidere a tavolino con largo anticipo il prossimo presidente
Quirinale: l'ipotesi Pd-M5s, anticipare il "semestre bianco" di Mattarella
Il totonomi che impazza sul suo successore al Quirinale non piace a Sergio Mattarella, che pur non mostrandolo apertamente - si legge sul Corriere della Sera - assiste a questo giochino con non troppo piacere. La gara a prenderne il posto, cominciata già nell’estate 2019 fra mosse scaramantiche e suggestioni strampalate, è molto cresciuta nell’ultimo mese. Accompagnata da ipotesi di futuribili alleanze politiche, valzer delle candidature con relative pagelle e profezie. Ma Mattarella non ha nessuna intenzione - secondo quanto riisulta al Corriere - di lasciare l'incarico, ma il suo obiettivo è "completare il mandato", che scade a febbraio 2022. Così come non rientra nelle sue idee quella di accettare un bis, per un «fatto di coscienza», dato che conosce il precetto del costituzionalista Livio Paladin, per il quale la rielezione di un capo dello Stato «non è vietata ma non è opportuna».
Si potrebbe supporre - prosegue il Corriere - che dietro questa avventata corsa al Colle ci sia un intento politico: anticipare, di fatto, il cosiddetto «semestre bianco», ossia quel periodo che chiude il mandato presidenziale e nel quale, a norma di Costituzione, il capo dello Stato non può sciogliere le Camere e far aprire le urne. Sono, insomma, i sei mesi (che per lui scatterebbero il 4 agosto 2021) in cui le sue prerogative si affievoliscono. Stavolta, descrivendo erroneamente questo capo dello Stato come ormai prossimo al congedo, il tentativo può sembrare quello di voler sterilizzare in parte la sua autorità e limitare il suo campo d’azione. Una mossa pericolosa, studiata magari per esorcizzare qualsiasi ipotesi di voto in autunno e nel contempo puntellare la vacillante maggioranza giallorossa, vincolandola fin d’ora a un patto per imporre insieme il prossimo inquilino del Quirinale.