Politica

Colle, Mattarella rieletto con 759 voti. E' il secondo presidente più votato

A termine dell'ottavo scrutino nel sesto giorno di votazioni dei grandi elettori Sergio Mattarella è stato rieletto Presidente della Repubblica

Quirinale, Mattarella è il secondo presidente più votato

Meglio di lui solo Sandro Pertini, che ottenne 832 voti. Sergio Mattarella, con 759 voti, è il secondo presidente piu' votato nella storia repubblicana. Il grande gioco del Quirinale si è concluso al suo sesto giorno. Veti contro veti hanno bloccato la partita che si è risolta dopo che in Transatlantico la maggioranza ha raggiunto un accordo politico per la richiesta a Mattarella di un nuovo settennato.

Il racconto della giornata

Quirinale, il conteggio definitivo dei voti
Mattarella 759, Nordio 90, Di Matteo 37, Berlusconi 9, Belloni 6, Draghi 5, schede bianche 25. Tra i voti dispersi, torna anche il nome di Crosetto ed emerge per la prima volta il giornalista sportivo Filippo Grassia.

Quirinale, alla Camera quasi 5 minuti di applausi per elezione Mattarella
Quasi 5 minuti di applausi alla Camera dopo il raggiungimento di 505 voti per Sergio Mattarella, rieletto presidente della Repubblica. 

Quirinale, Mattarella rieletto presidente della Repubblica. Raggiunto quorum di 505 voti

Quirinale, concluso ottavo scrutinio: al via lo spoglio
Si è concluso l'ottavo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. Ha ora inizio lo spoglio delle schede.

Quirinale, Conte: provato davvero ad avere presidente donna ma trovato ostacoli
"Abbiamo lavorato a una candidatura che introducesse un elemento di oggettiva innovazione nel quadro politico, una presidente donna. Per noi non era un omaggio al genere, ma una battaglia vera. Tant'è che sul tavolo del negoziato abbiamo esaminato alcune candidature e nella rosa ristretta sono poi rimaste due donne di assoluta eccellenza e alto prestigio e competenza, ma non siamo riusciti a vincerla. Abbiamo combattuto, di giorno e di notte, ma abbiamo trovato ostacoli". Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa. 

Quirinale, conclusa chiama deputati. Al voto delegati regionali
Si è conclusa la chiama dei deputati all'ottava votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica, ora tocca ai delegati regionali

Quirinale, Conte, Di Maio? Ci sarà modo per chiarimenti in M5s
Le parole di Di Maio su Belloni? "Ci saranno occasioni nella comunita' del M5s per tutti i chiarimenti necessari. Sono state ore febbrili, finora non c'e' stato modo di chiarire il significato di alcune uscite". Lo ha detto il presidente Giuseppe Conte, rispondendo ai giornalisti in conferenza stampa.

Quirinale, Conte, avevo delega Pd-Leu a trattare con centrodestra
"L'asse giallo-nero-verde? Attenti a non confondere i cittadini con questi effetti cromatici! Ma insomma non diciamo o rincorriamo le fesserie che vengono declamate a destra e sinistra: vi dico che i nomi su cui abbiamo trattato sono stati condivisi da Pd e Leu ed io ho avuto l'incarico di negoziare con il centrodestra". Cosi' il Presidente M5s Giuseppe Conte in conferenza stampa. 

Conte: asse con Lega? Fesserie, nomi sempre condivisi col Pd. Ho avuto l'incarico di negoziare col centrodestra
I nomi dei possibili candidati al Quirinale sono sempre stati "condivisi" da Pd e M5s, non è mai esistito alcun "asse" tra i 5 stelle e la Lega. Lo ha detto Giuseppe Conte in conferenza stampa. Quando gli vengono riferite le parole di Matteo Renzi, che ha parlato di asse giallo-verde con l'ok anche di Letta, Conte replica: "Mi faccia capire: un asse giallo-verde? M5s, Lega, Fdi per l'elezione di un candidato donna all presidenza delle Repubblica. E Renzi avrebbe ammesso che anche Letta? Allora è un asse che riguarda anche il Pd! Ma non diciamo fesserie! I cittadini hanno bisogno di linearità e trasparenza". Insiste Conte: "Se vi dico che questi nomi sono stati condivisi da Pd e M5s, quale asse? Io ho avuto l'incarico di negoziare col centrodestra su questi nomi. Se diciamo che ci deve essere il confronto con le forze di centrodestra, non è che se poi il consenso c'è diciamo che ci sono assi politici". 

Governo, Conte: M5s mai espresso esigenza rimpasto
Il Movimento 5 stelle "non ha mai espresso l'esigenza di un rimpasto di governo". Lo ha detto il presidente Giuseppe Conte. Con Mario Draghi "voglio parlare delle emergenze del Paese", ha aggiunto. 

Quirinale, verso giuramento giovedi' 3 febbraio
Dovrebbe svolgersi giovedi' prossimo 3 febbraio (e non mercoledi') il giuramento di Sergio Mattarella, una volta rieletto presidente della Repubblica dal Parlamento in seduta comune. Il giuramento e il discorso di insediamento, si apprende, si terrebbero dunque nello stesso giorno in cui scade il primo settennato di Mattarella.

Quirinale, Lega: nuova fase. Governo punta a no modifiche
Il governo e' al lavoro per affrontare i temi sul tavolo gia' nel Consiglio dei ministri di lunedi'. Mario Draghi non intende perdere tempo. Nel governo non c'e' l'intenzione di aprire ad un rimpasto ma di ripartire affrontando i dossier sul tavolo. In primis i provvedimenti sul Covid. La Lega pero' chiede di aprire una discussione sul post-voto. "Serve una nuova fase e un nuovo metodo", spiega Giorgetti, "se c'e' una crisi aziendale non e' che la colpa puo' essere della Lega di Giorgetti ... Se comincia questo gioco qui non finisce piu'. Sto dicendo che andiamo avanti pero' le cose vanno tarate", osserva il ministro dello Sviluppo economico che insieme al segretario del partito di via Bellerio ha chiesto un incontro al presidente del Consiglio. Nel governo c'e' il convincimento che ora occorre lavorare senza perdersi nel tema delle modifiche dell'esecutivo. "Sono sempre stato abbastanza ostile ai concetti di 'fase 1', 'fase 2', 'tagliando'", dice Letta. "Rimpasto? Ne parleremo con Draghi, se c'e' qualche ministro che non ha voglia di lavorare o di non essere coerenti e' giusto che ne parliamo ma da lunedi'", afferma Salvini. "La Lega vuole il rimpasto di governo? Non mi occupo di Lega", taglia corto Renzi. "No a formule incomprensibili", sottolinea anche Speranza.

Centrodestra, Salvini: proposta Lega settimana prossima
"La Lega fara' la sua proposta al Paese e alla politica settimana prossima". Cosi' il segretario leghista Matteo Salvini. "La lega fara' una proposta per rinnovare, rilanciare, ampliare" il centrodestra, ha aggiunto. "Noi faremo una proposta a chi in Italia si sente liberale, conservatore, identitario, moderato ma non vive di nostalgia".

Quirinale, il giuramento del Capo dello Stato mercoledì pomeriggio
Il giuramento del nuovo Capo dello Stato si terrà mercoledì pomeriggio tra le 15 e le 16. È quanto apprende LaPresse da fonti parlamentari.

Quirinale, Speranza: ha vinto l'Italia, ora è più forte
"Sono soddisfatto per l'esito di giornate cosi' difficili con lunghissime interlocuzioni e lunghe discussioni. La mia impressione e' che abbia vinto l'Italia e' che oggi il Paese sia piu' forte". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando alle telecamere in piazza Montecitorio. "Questa scelta ci mette nelle condizioni di guardare con fiducia al futuro. Nelle prossime settimane dobbiamo mettere in campo una agenda sociale per rispondere a chi sta pagando le conseguenze della crisi", ha aggiunto Speranza. 

Quirinale, Capigruppo Pd: Mattarella ha accolto istanze, farà  suo meglio
Mattarella "ha riconosciuto che vi sarebbe stata la possibilita' di eleggere personalita' di alto livello ma ha ancora una volta ribadito il profondo senso delle istituzioni che lo ha pervaso e ci ha detto che fara' del suo meglio". Lo dice Debora Serracchiani in conferenza stampa dopo l'incontro al Colle. Simona Malpezzi, capogruppo Pd al Senato, aggiunge: "Mattarella e' un uomo delle istituzioni: ci ha accolto, ascoltato e ha accolto le istanze di un Parlamento che ha raccolto a sua volta le istanze di un Paese, con la sua solita capacita' di comprendere i momenti che il Paese sta vivendo". 

Governo, Letta, rimpasto? Per noi va bene cosi'
"Sono sempre stato nella mia esperienza abbastanza ostile ai concetti di fase uno, fase due, tagliando. Finisce sempre male. Per quanto ci riguarda il governo va bene cosi' ed e' nelle prerogative dle presidente del consiglio immaginare qualsiasi forma di cambiamento". Lo ha detto Enrico Letta in conferenza stampa. "La politica e' stata per qualche settimana in apnea, ora e' importante che tutto funzioni al meglio", ha aggiunto. 

Quirinale, Fedriga: Mattarella uomo di Stato
"Mi sembra che Mattarella dimostri un'altra volta di essere un uomo dello Stato. L'ho trovato determinato e la sua ulteriore disponibilita' e' segno della sua grande responsabilita'". Lo ha detto il presidente della Conferenza stato regioni Massimiliano Fedriga uscendo dal quirinale. 

Quirinale, Meloni: rilanciamo elezione diretta Capo Stato
"Immediatamente, all'esito di questo spettacolo indegno, rilanciamo la raccolta di firme online la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'elezione diretta del Capo dello Stato, che giace in Parlamento". Lo dice Giorgia Meloni, presidente di FdI, incontrando la stampa. 

Quirinale, Letta: mi fido ancora di Conte
"Si', mi fido ancora di Conte". Lo ha detto Enrico Letta in conferenza stampa.

Quirinale, Letta: chiarito con alleati, coalizione resiste
"Ieri sera ci e' stato un cortocircuito mediatico che ha reso complessa la gestione della vicenda, ma oggi tutto e' stato chiarito, abbiamo avuto un lungo incontro di coalizione in cui ci sono stati i chiarimenti necessari". Lo ha detto in conferenza stampa Enrico Letta. "La nostra coalizione esce da questa prova in parte rafforzata, come coalizione che resiste, perche' lavorare insieme credo che abbia raffinato la nostra capacita' di collaborazione, mentre il centrodestra esce in tronconi", ha aggiunto. 

Quirinale, Meloni: centrodestra senza coraggio, mi fa impazzire
"Mi aspettavo un atteggiamento diverso da molte persone e che il centrodestra avesse molto piu' coraggio e convinzione nel fare una cosa che era alla portata: battersi con dignita', a viso aperto, con orgoglio per eleggere un Presidente distonico rispetto a quello che abbiamo visto negli ultimi anni". Lo dice Giorgia Meloni ai cronisti. "Non era un obiettivo scontato, bisognava crederci. I margini c'erano - aggiunge la presidente di FdI - Questa cosa mi fa impazzire, mi fa impazzire che si sia rinunciato prima di tentare davvero. Mi dispiace ma noi di FdI abbiamo fatto di tutto". 

Quirinale, al via ottavo scrutinio, maggioranza a 505. Si vota per il Mattarella-bis
E' iniziato l'ottavo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. La maggioranza richiesta e' quella assoluta, pari a 505 voti. Dopo sette votazioni a vuoto per questo voto si sono espressi a favore di un bis di Sergio Mattarella tutti i partiti della maggioranza, mentre Fratelli d'Italia voterà Carlo Nordio e Alternativa c'è si esprimerà per Nino Di Matteo. Partendo da questi presupposti Mattarella potrebbe ottenere per il secondo mandato un vero record di consensi.

Quirinale, Letta: il governo ne esce più forte
"Eleggevamo il presidente della Repubblica, quindi non era in discussione il governo. Bisognava mettere insieme tre perimetri: maggioranza di governo, perimetro delle coalizioni, maggioranza che elegge con il capo dello Stato. Il governo esce oggi piu' forte. La maggioranza e' stata unita, ha lavorato assieme". Lo ha detto Enrico Letta in conferenza stampa.

Quirinale, Meloni: bisogna rifondare daccapo il centrodestra
"Il centrodestra parlamentare non esiste piu', credo debba avere rappresentanza. Bisogna rifondare il centrodestra daccapo per rispetto delle persone che vogliono cambiare, bisogna ripartire da capo e Fdi si assume questa responsabilita'". Così la leader Fdi Giorgia Meloni. 

Quirinale, Meloni: Mattarella bis è fallimento della politica
L'esito del confronto sull'elezione del presidente della Repubblica con la scelta fatta dalla maggioranza parlamentare della rielezione di Sergio Mattarella è "un fallimento della classe politica, che dopo sette anni va dal presidente della Repubblica, che aveva chiesto di non essere messo in questa posizione. E' un fallimento di tutti". Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, parlando ai cronisti e alle telecamere all'uscita da Montecitorio.

Quirinale, Meloni: Fdi non voterà Mattarella. Si sono barattati 7 anni al Colle per 7 mesi di stipendio
La vicenda dell'elezione del prossimo Presidente della Repubblica dimostra che in Parlamento ci sono persone che preferiscono "barattare i sette anni della presidenza della Repubblica per sette mesi di stipendio e di mandato parlamentare". Cosi' Giorgia Meloni, presidente di FdI, incontrando la stampa davanti a Montecitorio, in cui ha spiegato che "Fdi non voterà Sergio Mattarella all'ottavo scrutinio". 

Quirinale, capigruppo a Mattarella, momento difficile. Grazie
"E' un momento difficile, lei rappresenta l'unita' del Parlamento. Grazie". Questo il contenuto del ragionamento fatto dai capigruppo della maggioranza al Capo dello Stato Mattarella. Ad intervenire, tra gli altri, sono stati i capigruppo al Senato del Movimento 5 stelle, Castellone, di FI, Bernini, del gruppo misto De Petris. Rispetto il Parlamento anche se avevo altri programmi..., la risposta del presidente della Repubblica ai capigruppo. 

Quirinale, Mattarella ai capigruppo: se serve ci sono
"Il Presidente Mattarella ci ha detto che aveva altri piani per il suo futuro, ma vista la situazione ha detto che serve una mano lui c'e', si e' messo a disposizione". Lo ha riferito la capogruppo delle Autonomie al Senato Julia Unterberger lasciando il Quirinale. "Lo abbiamo pregato, vista la situazione, di restare per un altro mandato" ha riferito ancora Unterberger al termine del colloquio chiesto dai capigruppo al Capo dello Stato. 

Quirinale, Unterberger: Mattarella si è messo a disposizione. Non ha posto condizioni
 "Ovviamente il presidente Mattarella si è messo a disposizione". Lo ha detto la capogruppo della Svp al Senato Julia Unterberger uscendo dal Quirinale. "Il presidente era sereno e non ha rimproverato nessuno. I capigruppo hanno esposto la situazione, lui ha ringraziato per la stima e ha detto che se c'è la necessità, lui c'è". Ha posto alcune condizioni? "No, assolutamente no", ha aggiunto.

Quirinale, delegazione presidenti Regione arrivata al Colle
Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e' giunto al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Assieme a lui, tra gli altri, il governatore della Puglia Michele Emiliano e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. 

Quirinale, Salvini, proposto due ministri in carica: Cartabia e Cingolani
"Per il Quirinale ho proposto perfino due ministri di questo governo. Ma mi hanno risposto ancora con dei 'no'". Lo svela Matteo Salvini, parlando con i deputati della Lega alla Camera, stando a quanto si riferisce. "Ecco perche' in Transatlantico ho accennato ai giornalisti l'idea del Mattarella bis. Subito dopo ho ricevuto alcune telefonate" aggiunge Salvini, che questa mattina e' stato contattato al cellulare anche dal premier Mario Draghi.  I due ministri proposti - secondo quanto si apprende - sono Marta Cartabia e Roberto Cingolani.

Quirinale, Letta: profonda crisi politica e istituzionale
Assieme al "successo" rivendicato per la scelta del nome di Sergio mattarella come quello su cui convergere per il Quirinale, Enrico Letta avverte il Pd di "non strafare" perche' "questo e' il segno di una profonda fase di crisi della politica e delle istituzioni". Il segertario lo spiega nel corso della riunione con i grandi elettori dem. "Dobbiamo esserne consapevoli perche', se noi fossimo qui oggi semplicemente a festeggiare, saremmo una classe dirigente molto poco avveduta", ha aggiunto Letta.

Quirinale, Letta: chiamato Berlusconi per auguri pronta guarigione
"Stanotte ho fatto una telefonata personale a Silvio Berlusconi perche' ho avuto parole nei suoi confornti un po' forti. Ho fatto gli auguri da parte di tutti noi e ho spiegato che non c'era nulla di personale". Lo ha detto Enrico Letta alla riunione dei grandi elettori Pd.

Quirinale, Letta: svolta da riunione decisa stanotte con FI. "C'è stato qualche passaggio politico non irrilevante"
"Credo che un passaggio importante sia stata la convocazione della riunione di maggioranza. Convocazione che abbiamo concordato questa notte noi e Forza Italia. Lo dico perchè in tutta questa vicenda oggettivamente c'è stato qualche passaggio politico non irrilevante". Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, nel corso dell'assemblea dei grandi elettori dem in vista del voto per il Mattarella bis.

Quirinale: Letta annuncia voto Mattarella, applausi Pd
"Le nostre capogruppo da oggi hanno immediatamente cambiato viso. Alle 15,30 andranno a comunicare la volonta' dei gruppi parlamentari di maggioranza di votare il presidente Mattarella". Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, parlando alla riunione dei grandi elettori dem alla Camera. 

Quirinale, Letta: nostro gioco di squadra chiave del successo 
"Per quanto ci riguarda la capacità di giocare di squadra è la ragione vera del successo". Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, aprendo l'assemblea dei grandi elettori dem in vista del voto per il Mattarella bis.

Quirinale, l'ottavo scrutinio al via alle 16,30
Va a vuoto anche la settima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Si deve procedere quindi all'ottavo scrutinio, che avra' inizio alle 16,30.

Quirinale, Conte, felici ampia condivisione su Mattarella. Ottenuto risultato per stabilità di governo
"Abbiamo felicemente preso atto che l'opzione Mattarella aveva trovato una ampia condivisione. Annunciamo ufficialmente il nostro voto: vogliamo che questa opzione diventi realtà". Lo ha detto il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, lasciando Montecitorio. Che poi ha aggiunto: "L'obiettivo era affrontare un passaggio complesso assicurando stabilita' all'azione dell'esecutivo che per noi era fondamentale che non si compromettesse perche' non si puo' interrompere nemmeno per un solo giorno e questo risultato lo abbiamo conseguito".

Quirinale, fumata nera al settimo scrutinio. Mattarella si ferma a 387 voti
Settima fumata nera per l'elezione del presidente della Repubblica. Il capo dello Stato Sergio Mattarella raggiunge 387 voti, a seguire Carlo Nordio con 65 e Nino Di Matteo a 39. Nessuno ha raggiunto il quorum di 505. 

Quirinale, capigruppo della maggioranza alle 15.30 al Colle
I capigruppo della maggioranza, a quanto si apprende, andranno al Quirinale alle 15.30.

Quirinale: Salvini, Mattarella mia proposta diventata di tanti
"Ho visto che nelle ore a seguire la mia proposta e' diventata quella di tanti". Lo dice il leader della Lega a proposito della decisione di chiedere a Sergio Mattarella di proseguire nella sua funzione di Capo dello Stato. Salvini ha spiegato di aver preso questa strada, "senza aver sentito Draghi" a fronte dei veti che continuavano a bloccare il Parlamento e ha detto che non e' una scelta di "ripiego".

Quirinale, Meloni: FdI non asseconderà Mattarella bis
"Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto Presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi. Anche perche' sappiamo tutti che il secondo mandato presidenziale non puo' diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione". Lo dichiara in una nota il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che sottolinea: "In ogni caso Fratelli d'Italia non assecondera' questa scelta che non appare fatta nell'interesse dell'Italia ma piuttosto per molto piu' bassi calcoli di opportunita'". "I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di Presidenza della Repubblica - aggiunge Meloni - in cambio di sette mesi in piu' di Governo e di legislatura. Ancora una volta il Parlamento dimostra di non essere all'altezza degli italiani che dovrebbe rappresentare. Da domani Fratelli d'Italia moltiplichera' i suoi sforzi per una riforma presidenziale della nostra Repubblica e per ribadire che la sovranita' appartiene al popolo, non agli intrighi di Palazzo".

Quirinale, chiusa intesa leader maggioranza: voto Mattarella bis
Chiusa l'intesa tra i leader della maggioranza: si vota il Mattarella bis. Lo dicono fonti presenti al vertice che si è tenuto a Montecitorio. 

Quirinale, Draghi ai leader: Mattarella resti Presidente
Il presidente del consiglio, Mario Draghi, sta telefonando questa mattina ai leader delle forze politiche per invitarli a confermare Sergio Mattarella Capo dello Stato. Draghi argomenta la decisione sottolineando che si tratta "del bene e della stabilita' del Paese". La decisione e' ora nelle mani del Parlamento che, nel pomeriggio, procedera' con l'ottavo scrutinio. 

Quirinale, si stringe sul Mattarella bis. Leader riuniti
Si va verso la settima fumata nera. Ma i riflettori sono gia' puntati sul voto per il Quirinale che si terra' nel pomeriggio, l'ottava votazione. Secondo i numerosissimi rumors in Transatlantico, infatti, potrebbe essere quella giusta. Gruppi, grandi elettori e, soprattutto, i leader, sono in fermento. Riunioni, vertici, concliaboli e capannelli: l'aria che si respira nel palazzo e' quella delle 'grandi' vigilie. E il nome che rimbalza di bocca in bocca, sia dvanti ai taccuini che nel piu' stretto anonimato, e' quello di Sergio Mattarella. I piu' accaniti sostenitori del bis non nascondono il sollievo quando le agenzie battono le dichiarazioni di Matteo Salvini: "Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, l'importante e' che Mattarella non sia percepito come un ripiego", dice il leader leghista.

E' il via libera leghista che il 'corpaccione' di una parte dei centristi aspettava da tempo. Ma non sono gli unici: nel Pd sin dai primi giorni di votazione l'opzione Mattarella bis e' stata tra le piu' caldeggiate. E ieri, fonti del Nazareno, a sesto scrutinio a vuoto concluso, invitavano a non ignorare la spinta che veniva dal Parlamento. Idem per i 5 stelle. Che il fronte pro Mattarella sia ampio e aumenti con il passare delle ore lo dimostrano i numeri: 336 voti ieri, scritti nero su bianco nelle schede che, almeno ufficialmente, avrebbero dovuto essere bianche. A settimo scrutinio ancora in corso, il tam tam indica in almeno (se non oltre) 400 i voti che otterra' Mattarella. Un prodromo alla rielezione, su cui in molti alla Camera sono pronti a scommettere: entro le 20 di oggi la fumata bianca. "Stasera si chiude", confida Renzi ai suoi parlamentari. Dunque, salvo nuove sorprese e virate a cui queste frenetiche giornate hanno ormai abituato, la votazione del pomeriggio, l'ottavo scrutinio (che partira' alle 16,30, dopo la sanificazione dell'Aula), potrebbe essere quella decisiva. 

Quirinale, Casini: il Parlamento chieda a Mattarella di restare
"L'Italia non puo' ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralita', di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilita' a continuare il suo mandato nell'interesse del paese". Cosi' Pier Ferdinando Casini, intercettato dall'ANSA

Salvini: riconfermiamo Mattarella e Draghi a governo
"Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il Presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Quirinale, Mattarella-bis già oggi, leader e gruppi ci credono
Gli umori sono virati al 'bello': e' bastata l'apertura del segretario Enrico Letta e quella, poco piu' tardi, di Matteo Salvini, a lasciar intravedere la luce in fondo al tunnel per l'elezione del Capo dello Stato. E quella luce ha nome e cognome: Sergio Mattarella. In Transatlantico i volti sono visibilmente piu' distesi, i discorsi non possono che concentrarsi sul nome dell'attuale Capo dello Stato. Al solo sentir nominare il 'bis', una deputata accenna a un saltello di felicita'. Sono stati i grandi elettori, d'altra parte, ad aver lanciato un segnale univoco e non equivocabile ai leader che in cinque giorni di trattative hanno impallinato un nome dopo l'altro, tenendosi sempre distanzi da una possibile soluzione. E cosi', questa mattina, il segretario del Partito Democratico rompe gli indugi e dice chiaro e tondo che senza un accordo, c'e' solo da rimettersi alla "saggezza" del Parlamento. Una saggezza che e' fatta di cifre: 336, tanti sono stati ieri i voti per l'attuale Presidente della Repubblica. Cosi', fra i corridoi della Camera, si festeggia. Una deputata si abbassa per un secondo la mascherina facendo un largo sorriso e sottolineando: "Guarda che faccia!". La risposta: "Una faccia da 'bis'". Piu' contenuto i commento di un senatore del Partito Democratico: "Se i centristi non virano su Casini, possiamo farcela anche nel pomeriggio". Il leader d'Italia Viva Matteo Renzi incontra per i corridoi di Montecitorio Giovanni Toti, cofondatore di Coraggio Italia, Maurizio Lupi, leader di Noi con L'Italia e il leghista Edoardo Rixi. Intercettati dai cronisti, si 'rifugiano' in una stanza. Ne escono dopo un quarto d'ora. Renzi spiega: "All'ottanta per cento si chiude per Mattarella. Domani la Messa la sento a Firenze". E anche il meno loquace Giancarlo Giorgetti azzarda: "Potrebbe esserci la svolta in giornata. Una svolta che per qualcuno e' verso il Colle. Per me e' a casa". 

Quirinale: lunga telefonata fra Salvini e Draghi
Telefonata fra Matteo Salvini e Mario Draghi. Mentre il segretario della Lega stava raggiungendo i suoi uffici alla Camera, ha risposto al telefono con trasporto: "Ciao Mario". Si e' poi soffermato a lungo nei corridoi di Montecitorio. Stando a quanto si apprende, in 'Mario' in questione era proprio il presidente del Consiglio.

Colloquio di mezz'ora di Draghi con Mattarella
Il presiente del consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio di circa mezz'ora questa mattina con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio, a quanto si apprende, e' avvenuto a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale.

Quirinale, Salvini: mia posizione è per Draghi a Chigi e Mattarella al Quirinale
"Mi pare che ci sia una parte del Parlamento che non vuole trovare un accordo, quindi chiediamo a Mattarella di restare al Quirinale, Draghi a Palazzo Chigi e il Parlamento torni a fare il Parlamento. Tavolo? Questa è la mia posizione non so neanche se c'è un tavolo". Così il segretario della Lega Matteo Salvini.

Quirinale, verso indicazione Mattarella: oggi oltre 400 voti
La strada porta verso il Mattarella bis, per mancanza di un accordo tra le forze politiche su altre ipotesi. E' la direzione che sta prendendo la maggioranza. "Assecondare la spinta del Paese e' la strada migliore", dice un big dem. Anche il Movimento 5 stelle spinge su questa soluzione, Conte ieri - raccontano fonti parlamentari pentastellate - ha tenuto il punto sul no a Draghi, mentre Salvini ha sottolineato con i cronisti che "se occorre andare su Mattarella bisogna farlo con convinzione". Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, questa mattina al settimo scrutinio l'asticella per Mattarella dovrebbe superare quota 400.  L'obiettivo - spiega un big della maggioranza - e' quello di chiudere entro il voto di oggi pomeriggio. "Conte - osserva un esponente del Movimento 5 stelle - ha preso tempo proprio per arrivare a questa soluzione". Un big del Pd ribadisce la posizione del partito del Nazareno: "Per noi Mattarella e' sempre stata la prima soluzione". Ieri e questa mattina al tavolo della maggioranza sul Quirinale si sarebbero vagliate le varie candidature sul tavolo, senza trovare un'intesa su un nome.

Quirinale, FdI: Nordio finchè non c'e' alternativa migliore
"In risposta all'indecorosa immagine che il Parlamento sta dando in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica, Fratelli d'Italia votera' Carlo Nordio". E' quanto si legge in una nota di FdI. "L'ex magistrato e' una figura di altissimo profilo e persona di riconosciuta onesta', competenza e imparzialita'. Manterremo il voto su Nordio finche' le altre forze politiche non convergeranno su questa scelta o finche' non dovesse emergere una alternativa migliore. Fratelli d'Italia non ha i numeri per essere determinante in questo importante passaggio politico, ma abbiamo le idee molto chiare: vogliamo arrivare a una soluzione nel minor tempo possibile e ci batteremo con ancora maggiore forza per far scegliere la prossima volta direttamente agli italiani il Capo dello Stato e non assistere piu' al triste spettacolo che il Palazzo sta dando in questi giorni", conclude FdI.

Quirinale, Pd e M5S entrano per la seconda chiama: atteso boom per Mattarella-bis
Dopo l'astensione nella prima chiama, i grandi elettori Pd e M5S parteciperanno alla seconda chiama. "Ci aspettiamo un boom per Mattarella", è il tam tam in Transatlantico tra i parlamentari di centrosinistra. C'è chi si scommette che si potrebbe arrivare anche a quota 400. 

Quirinale, Salvini: o stop veti o dire a Mattarella ripensarci
"Consideriamo che non sia piu' serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci". Cosi' il segretario della Lega Matteo Salvini conversando con i cronisti in transatlantico in un ragionamento su Sergio Mattarella.

Quirinale, Italia viva vota scheda bianca a settimo scrutinio
Italia Viva ha deciso nell'assemblea dei grandi elettori di votare scheda bianca al settimo scrutinio. 

Quirinale, M5s vota scheda bianca a settimo scrutinio
Anche oggi, si e' appreso, il Movimento 5 stelle continuera' a votare scheda bianca nella votazione per il Quirinale.

Quirinale, Verso nuova fumata nera, ma occhi puntati sui voti a Mattarella Il Pd lascia "libertà di coscienza". Boschi: bis ipotesi che cresce
 Occhi puntati sui voti per Sergio Mattarella, anche stamattina a Montecitorio, nella settima votazione per eleggere il presidente della Repubblica. Con ogni probabilità anche stavolta sarà "fumata nera", ma il consenso sul capo dello Stato uscente è elemento importante. Ieri ha raggiunto quota 336, grazie a voti venuti da Pd, M5s, Autonomie e Misto. "Vediamo se cresce ancora", spiega stamattina un parlamentare Pd, precisando che i Dem voteranno scheda bianca "ma con libertà di coscienza". La strada di un Mattarella bis (ipotesi sempre respinta dall'attuale inquilino del Colle) resta dunque pienamente in campo, tanto che questa mattina, parlando all'assemblea dei suoi grandi elettori, lo stesso Enrico Letta ha spiegato che tra i vari nomi su cui "si è ragionato" c'è proprio quello dell'attuale inquilino del Colle. "Credo che Mattarella, se non ci diamo una mossa, diventerà presidente non a furor di popolo ma a furor di grande elettore - ha detto il leader di Cambiamo Giovanni Toti -. Dopo che ha detto che non lo ritiene opportuno non sarebbe un gran risultato della politica, sarebbe forse un gran risultato per il popolo, perchè è stato un ottimo presidente, ma non per la politica". Anche Maria Elena Boschi è convinta che dopo il voto spontaneo di ieri dei parlamentari il Mattarella bis sia "un'ipotesi che cresce sempre di più" e "sarei felice se il presidente Mattarella accettasse".

Quirinale, Lega verso astenzione a seconda chiama
La Lega non sta rispondendo alla prima chiama nella settima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica e dovrebbe astenersi alla seconda chiama. Sono queste le indicazioni che arrivano dal partito di via Bellerio.

Quirinale, in attesa del vertice, voto dei gruppi "in ordine sparso"
E' in corso la prima chiama dei senatori del settimo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. Dopo la nuova fumata di ieri sera e le nuove tensioni che si sono registrate tra gli schieramenti e all'interno delle stesse alleanze, e in attesa che si tenga l'atteso vertice di maggioranza, le coalizioni stanno votando un po' in ordine sparso. I senatori del Pd non stanno rispondendo alla prima chiama, cosi' i senatori di Lega e FdI, mentre i senatori di Iv rispondono alla chiama, risultando quindi presenti (l'orientamento e' votare scheda bianca). Non stanno rispondendo alla prima chiama i seantori di Leu, orientati anche loro a votare scheda bianca nella seconda. Non rispondono alla chiama neanche i senatori di M5s. I senatori di Forza Italia si stanno invece astenendo alla prima chiama. 

Quirinale, manca Conte, vertice di maggioranza aggiornato
Matteo Renzi guadagna in fretta il Transatlantico per andare a votare. E' contrariato, come spesso gli succede in questi ultimi giorni: "Non abbiamo potuto riunirci, abbiamo aspettato invano Giuseppe Conte. Era l'unico assente". Il leader d'Italia Viva si riferisce all'atteso vertice di maggioranza in cui si tentera' di dare una svolta ai colloqui fra i leader per l'elezione del Presidente della Repubblica. "C'erano tutti", riferisce Renzi: "Matteo Salvini, Antonio Tajani, Enrico Letta, Roberto Speranza...Mancava solo lui. Io non capisco". Li' vicino passa Maria Elena Boschi, ascolta quello che il senatore sta dicendo e si lascia andare a una battuta: "Avra' avuto judo".

Quirinale, la maggioranza si astiene o non risponde alla chiama
I senatori della maggioranza che sostiene il governo Draghi o non hanno finora risposto alla chiama per la settima votazione per eleggere il presidente della Repubblica o si stanno astenendo. 

Quirinale, il Pd apre a Mattarella bis. Letta: intesa o assecondare la saggezza del Parlamento saggio
Senza un accordo che tenga insieme maggioranza di governo e maggioranza che elegge il Presidente della Repubblica, "sosterremo la saggezza del Parlamento". E la saggezza del Parlamento si sta esprimendo, in queste ore, votando il nome di Sergio Mattarella. Enrico Letta lo annuncia alla riunione dei grandi elettori del Partito Democratico strappando applausi a gruppi che, per sua stessa ammissione, hanno faticato a capire quale fosse il senso del dibattersi dei leader fra vertici, riunioni e dichiarazioni alle Tv. "Se fossi stato nei vostri panni avrei guardato ai generali e avrei detto ma che c...stanno facendo? Pero' avete capito facilmente che e' stato tutto un gioco di surplace decisivo perche' il risultato di ieri mattina andasse li' dove doveva andare", ha spiegato Letta riferendosi alla 'bocciatura' dell'ipotesi Casellati, su cui aveva puntato il centrodestra. La partita e' ricominciata nella serata di ieri, attorno al nome di Elisabetta Belloni, 'bruciato' da quella che Leta chiama "la logica Salvini".

Il segretario dem, infatti, spiega: "Si e' ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si e' cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua", ha aggiunto Letta. "Appena cio' e' accaduto Salvini e' uscito con la solita logica del 'sono io che do le carte'. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle". Oggi, pero', "si riparte con un metodo di confronto caratterizzato da un elemento in piu': il centrodestra si e' formalmente spaccato. Politicamente e' un punto essenziale", osserva il leader dem per il quale "nelle discussioni all'interno della maggioranza, tutto il possibile perche' la quadratura de cerchio avvenga. La coerenza tra maggioranza di governo, due coalizioni e una maggioranza che regge il Presidente della Repubblica".

E' quello che si cerchera' di fare nel vertice di maggioranza, in cui Forza Italia sedera' in autonomia rispetto a Salvini e al resto del centrodestra. "Noi dobbiamo tentare nelle discussioni all'interno della maggioranza, tutto il possibile perche' la quadratura de cerchio avvenga. La coerenza tra maggioranza di governo, due coalizioni e una maggioranza che regge il Presidente della Repubblica", avverte Letta. Se poi questa quadratura non dovesse essere trovata, la palla passa al Parlamento: "Noi tenteremo di fare questo. Dopo di che c'e' la saggezza del Parlamento e assecondare la saggezza del Parlamento credo sia anche questa democrazia". Una saggezza che, al momento, si e' espressa in cifre: 336, quanti sono stati i voti per Sergio Mattarella.

Quirinale, Forza Italia si asterrà a settima votazione 
Fi ha deciso, a quanto si apprende, che si asterrà nella settima votazione a Montecitorio. 

Quirinale, Letta: Salvini ha creato un cortocircuito
"Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua. Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del 'sono io che do le carte'. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, aprendo l'assemblea dei grandi elettori Dem. "Appena Salvini ha parlato ho capito che l'ipotesi a cui faceva riferimento sarebbe stata bruciata - ha aggiunto -. A causa di questo metodo". 

Quirinale, per M5s astensione o bianca
Astensione o scheda bianca: sono le indicazioni per i grandi elettori M5s arrivate in occasione dell'assemblea congiunta riunita questa mattina alle 8,45.

Quirinale, Letta: passaggi delicati, serve responsabilità
"Siamo di fronte a passaggi delicati dai quali dipende non solo il futuro nostro, del nostro partito, ma anche del paese, abbiamo addosso gli occhi degli italiani ed e' molto importante comportarci con responsabilita'". Lo ha detto il segertario Pd, Enrico Letta, nel corso della riunione dei grandi elettori Pd, alla Camera. "Per fortuna che c'e' il Pd e per fortuna che c'e' l'unita' del Pd", ha aggiunto Letta fra gli applausi. "Se ognumo di noi guarda il mosaico, ognuno vede singoli pezzetti, ma se guardiamo il film emerge che la complessita' che vedevamo all'inizio non era un racconto, ma era legata alla sovraposizione di perimetri diversi fra maggioranza e coalizioni, e far si' che i due perimetri si sovrappongano", ha avvertito Letta. "L'intero sistema politico e istituzionale del Paese si regge attorno a un vertice che fa del capo dello Stato e del capo del governo due figure sopra la mischia che, in questo momento, rappresnetano questa eccezionalita' del sistema. Un sistema che non ha alcuna maggioranza in questo Parlamento. Purtroppo lo avevamo detto all'inio e ci sono voluti cinque giorni perche' questo fosse visibile. Se fossi stato nei vostri panni avrei guardato ai generali e avrei detto ma che c...stanno facendo? Pero' avete capito facilmente che e' stato tutto un gioco di surplace decisivo perche' il risultato di ieri mattina andasse li' dove doveva andare. I capigruppo sono riusciti a condividere con voi la strada per tornare alla casela di partenza".

Quirinale, con lo scrutinio di oggi è la quinta elezione più lunga. Servono 505 voti per la maggioranza
Con la giornata di oggi l'elezione per il presidente della Repubblica del 2022 diventa la quinta elezione piu' lunga della storia repubblicana. I grandi elettori hanno impiegato più tempo solo per scegliere Giuseppe Saragat (13 giorni), Giovanni Leone (16 giorni), Sandro Pertini (10 giorni) e Oscar Luigi Scalfaro (12 giorni). Se anche fosse eletto oggi il nuovo inquilino del Quirinale saremmo gia' al sesto giorno superando per durata l'elezione di Antonio Segni, Giorgio Napolitano, primo e secondo mandato), Sergio Mattarella, Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi e le due elezioni lampo di Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi. Ma incrociando precedenti e cabala, si puo' ricordare che al settimo e ottavo scrutinio mai nessun presidente è mai stato eletto. Senza attendere le 21 e 23 votazioni che portarono Saragat e Leone al Colle, o le sedici che servirono per individuare Pertini e Scalfaro, chi non fu eletto alla quarta o alla sesta votazione dovette attendere la nona (Segni). Una delle regole della Prima Repubblica, infatti, era che gli strascichi delle candidature tentate e fallite portavano inesorabilmente a un avvitamento, tocca ora ai grandi elettori del 2022 evitare l'avvitamento e sfatare la cabala. La maggioranza richiesta e' quella assoluta, pari a 505 voti.