Politica
Raggi scomparsa dai radar, silurata anche da Castellone: "Fuori dal M5S se..."
Mentre l'ex sindaca sparisce dai social, la capogruppo al Senato avverte: "Niente lista civica per le regionali in Lazio, altrimenti fuori dal M5S"
Nel M5S di donne alfa ce ne può stare una sola e Raggi ha perso le sue occasioni: ora è arrivato il conto
Virginia Raggi è letteralmente scomparsa nel nulla. Prima era iperattiva sui social dove postava giorno e notte. Ora se ne sono letteralmente perse le tracce. Ha fatto un post su Facebook prima delle ferie agostane e poi un altro prima del voto. Questi gli unici indizi di esistenza per una che passava la vita a postare sui social. Al Comune di Roma –dove è stata letta come consigliera- ha un tasso di frequenza bassissimo. Metà delle volte è stata assente.
Gualtieri, il nuovo sindaco del Pd, le ha dato il classico contentino: la presidenza di Expo 2030. Peccato che nell’unica occasione in cui la commissione è volata a Parigi per consegnare la candidatura di Roma alla Raggi manco l’hanno detto. Una figura francamente fantozziana.
LEGGI ANCHE: Ucraina, Castellone: "L'Ue spinga per la pace, non sta facendo abbastanza"
Ma soprattutto colpisce come i vertici del Movimento l’abbiano trattata. La Capogruppo al Senato Maria Domenica Castellone l’ha rudemente bistrattata l’altro giorno: “Una scelta del genere la farebbe fuori dal M55, perché essendo al secondo mandato non può più candidarsi". E poi ancora: "Se è una scelta personale, noi non abbiamo più interlocuzione". La Castellone, la voce di Giuseppe Conte, faceva riferimento alla possibilità che la Raggi salisse con una sua lista al prossimo bus istituzionale, quello per la Regione Lazio ad inizio 2023.
Vista la mala parata la Raggi ha subito fatto uscire una smentita: “Del fantasioso piano attribuito da alcuni organi stampa all'ex sindaca di Roma Virginia Raggi, una fake news priva di fondamento che mira, da parte di qualcuno, a destabilizzare il M5S", ma ormai tutti la conoscono nel suo modo di agire e quindi è pienamente possibile che la notizia sia stata fatta filtrare dal suo entourage come ballon d’essai per vedere la reazione del Movimento che –come detto- è stata molto dura al che l’ex sindaca ha battuto in rapida ritirata, come fa di solito in questi casi.
Sembra proprio che il rapporto tra la Raggi e i Cinque Stelle stia mestamente andando alla conclusione dopo la batosta elettorale riportata alle scorse comunali che hanno fatto capire come i romani non ne potessero veramente più del suo governo della città approssimativo, incerto e arruffone.
Immondizia stellare, cinghiali, uccelli e topi pascolanti in tutta la città, strade bombardate con buche peggio di Beirut, trasporti malandati e inefficienti, idee balzane come la famosa funivia o complottismi come la “congiura dei frigoriferi” hanno restituito l’immagine di una sindaca bislacca e pericolosa per la città.
Dopo aver litigato con Giuseppe Conte per le parlamentarie si è capito che la sua avventura nei grillini si era sostanzialmente conclusa. Ora la Raggi per il Movimento è più un grosso problema che una risorsa e le tensioni con la Castellone, nuova reginetta, lo stanno chiaramente a dimostrare. Ne avevamo parlato tempo fa (recupera qui l'articolo). Di donne alfa nei Cinque Stelle ce ne può stare una sola e non è certo l’ex sindaca di Roma che le sue occasioni le ha avute ma le ha tutte sprecate sull’altare di una tronfia vanità istituzionale. Ora è arrivato il conto.