Rai Lega-M5S, "solita lottizzazione. E questo è il governo del Cambiamento?"
Nomine Rai, Arturo Diaconale, consigliere uscente della Rai, ad Affaritaliani.it. L'intervista
Intervista di Affaritaliani.it ad Arturo Diaconale, consigliere uscente della Rai, sulle nomine del governo Lega-M5S per i vertici della televisione pubblica.
Come valuta le mosse della maggioranza Lega-M5S sulla Rai?
"Bisogna vedere come si completeranno le nomine, ma finora credo che non ci sia altro che un meccanismo ampiamente previsto, scontato e tradizionale di lottizzazione. Non sono né stupito né scandalizzato, occorre vedere se riusciranno a dare una governance e un assetto di vertice all'azienda in grado di funzionare e di essere efficace. Fino ad oggi la Rai è andata senza troppi scossoni e problemi, anche se i problemi possono sempre nascere. Un conto è una gestione tranquilla e un contro è una gestione conflittuale".
Che cosa pensa della probabile nomina a direttore gerenale del renziano Fabrizio Salini? Bizzarro, no?
"Avendo fatto una lunga esperienza in cui il renzismo imperava dentro la Rai mi sembrerebbe una scelta di continuità. La mia è ovviamente una battuta ironica. Il problema non è tanto quello ma ricordo che Salini è dentro un'azienda che opera con la Rai e, forse, c'è anche un conflitto di interessi".
Presidente alla Lega e dg ai 5 Stelle, che ne pensa?
"Faccio l'analista politico da 40 anni. Tutto rientra nella logica dei rapporti di forza tra alleati di governo e vedremo chi la spunterà. Ripeto, non mi scandalizzo e non mi stupisco ma chi chiedeva la fine della lottizzazione, la fine dell'occupazione dell'azienda e delle vecchie pratiche e l'avvento di una nuova era sta invece ripercorrendo lo stesso percorso del passato. Ovviamente auspico una lottizzazione sui migliori e non sui peggiori. Spero che sia al rialzo e non al ribasso e che ci siano professionisti all'altezza e non semplici esecutori e obbedienti di ordini esterni".
Che cosa pensa delle audizioni del ministro dell'Interno, non competente sulla Rai, Matteo Salvini?
"Una anomalia che rientra in questo quadro. E' molto strano che in questo meccanismo si svegli il presidente della Camera Fico dicendo che non si deve lottizzare e occupare ma procedere verso l'indipendenza della Rai. Scusi presidente Fico, ma de che? Mi sembra Alice nel paese delle mearviglie".
Intanto il Pd si tiene il Tg3...
"Sì, pare. Come al tempo dei comunisti. In questo schema c'è un vuoto visto che l'altro partito di opposizione, Forza Italia, non c'è e non è rappresentato. Un vuoto che spero venga colmato in qualche modo altrimenti sarebbe un vulnus per il pluralismo. E' vero che la lottizzazione viene fatta dalle forze di maggioranza ma c'è un intreccio anche con i partiti di opposizione. Ma a parte il Tg3 al Pd non vedo altro".
Chi vedrebbe bene alla presidenza della Rai?
"Non ne ho la più pallida idea. Il presidente è di garanzia, ma chi deve garantire? La tendenza del governo è quella di forzare e di lottizzare in funzione dei propri interessi. Se il presidente deve garantire il governo va bene, ne prendiamo atto. Se poi diventa lo strumento del governo siamo fuori dalla logica".
Insomma, non una bella pagina per il cosiddetto 'governo del Cambiamento'...
"Se l'avvisaglia del cambiamento è questa...mettiamoci le mani nei capelli".