Politica
Salvini: "Altro insulto? Altra querela". Il vicepremier contro Roberto Saviano

“Ministro della Malavita". Lega-FdI: "Fuori dalla Rai"
Il paradosso, come scrive ilgiornale.it, non è sfuggito ai consiglieri di vigilanza Rai della maggioranza davanti al silenzio, non inaspettato, della sinistra sulla locuzione offensiva e diffamante nei confronti di un ministro della Repubblica da parte dello scrittore. "C'è un limite a tutto, la Rai ultimamente ha mostrato di essere molto attenta al registro che viene utilizzato nel servizio pubblico, credo che sia più che doverosa una riflessione sull'opportunità di confermare la presenza di Saviano in Rai", ha dichiarato Francesco Filini, capogruppo FdI in Vigilanza. Sulla stessa linea le dichiarazioni di un altro capogruppo, quello della Lega, Giorgio Maria Bergesio: "Saviano non si smentisce mai, pensa gli sia concesso tutto e si permette di usare un linguaggio volgare insultando, infangando e insinuando. La sua 'figura' è di certo incompatibile con la tv pubblica: o a Saviano è tutto permesso?".
Tanti i messaggi di questo tipo da parte degli esponenti di maggioranza in vigilanza Rai che ora chiedono a gran voce ai vertici di analizzare la compatibilità dello scrittore con la televisione pubblica. Affonda il colpo anche Augusta Montarul, esponente in forza Fratelli d'Italia in Vigilanza: "Ci aspettiamo dai vertici equità nel giudizio e per questo portiamo il caso Saviano in maniera immediata in commissione di Vigilanza". Ribadisce il concetto ministro l'ex ministro, oggi deputato, della Lega Simonetta Matone: "Mi auguro che a Saviano non sia concesso pure questo. Tutto ha un limite. E qui credo si sia andati oltre". Affilato anche l'intervento di Sara Kelany, onorevole eletto con FdI: "Questo eccesso non può essere tollerato, ne parleremo in Vigilanza e auspichiamo che i vertici della Rai, nella loro autonomia, valutino il caso". Stefania Pucciarelli, senatrice del Carroccio, smaschera lo scrittore: "Saviano insulta, infanga, denigra 'stranamente' solo i rappresentanti del governo di centrodestra. Una doppia morale discutibile, ci auguriamo inadeguata per il nuovo corso della Rai".