Politica
Recovery Fund, Conte: "A settembre". Intanto liquida Johnson e apre a Putin
Il Consiglio Ue di domani, come riferisce il premier, non sarà risolutivo. Si parlerà di Russia e di Brexit: due aspetti cruciali quanto la crisi sanitaria
"Il Consiglio europeo di domani in videoconferenza non sarà risolutivo, perchè per il voto sul Quadro Finanziario Pluriennale manca la proposta formale del Presidente Michel", è quanto afferma in aula alla Camera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Conte assicura che tornerà ad informare il Parlamento quando sarà pronto il Qfp e la relativa posizione italiana e auspica che il prossimo Consiglio europeo, successivo a quello di domani, possa essere "risolutivo".
"L'emergenza Covid costringe il Consiglio europeo - afferma Conte - a non concludere "compromessi al ribasso". Conte si augura che "non ci si discosti dalla proposta della Commissione Ue che contiene molti grants", cioè finanziamenti a fondo perduto". La proposta di Next Generation Ue "e' una buona base di partenza di cui condivido la logica e lo spirito. Per far ripartire le nostre economie e' fondamentale raggiungere l'obiettivo primario di un consenso il prima possibile sull'adozione tempestiva del Recovery Plan. Una decisione tardiva sarebbe gia' di per se' un fallimento. Il Governo italiano - aggiunge Conte - condivide le proposte della Commissione Ue".
In un passaggio dell'informativa poi il premier tocca un argomento che non rigurda direttamente la crisi sanitaria-economica. "Al Consiglio europeo di venerdì è prevista la consueta informativa di Merkel e Macron sullo stato di attuazione degli accordi di Minsk. L'informativa risponde all'esigenza, sempre fatta valere dall'Italia, di avere una discussione politica tra leader, prima di procedere al rinnovo semestrale delle sanzioni economiche settoriali nei confronti della Russia, la cui prossima scadenza è prevista per il 31 luglio, evitando quindi automatismi di sorta". Conte prosegue: "Rimane prioritario per l'Italia lavorare insieme ai nostri partner europei per favorire la piena attuazione degli accordi di Minsk, obiettivo cui è finalizzato lo strumento delle sanzioni".
Riferendosi alla Brexit invece il premier afferma che "L'Italia sostiene gli sforzi del negoziatore Ue Barnier, a tutela dei cittadini e delle imprese italiani. il Consiglio europeo discutera' anche dello stato dell'arte del negoziato tra l'Ue e il Regno Unito sulle future relazioni. Ritengo che un accordo ambizioso sia ancora piu' importante adesso, alla luce della crisi pandemica che ha colpito duramente sia l'Ue che il Regno Unito. L'Italia continua a sostenere gli sforzi negoziali del Capo Negoziatore Michel Barnier, a tutela innanzitutto dei nostri cittadini e delle nostre imprese e con l'obiettivo di chiudere entro la fine dell'anno un'intesa che rifletta la profondita' dei rapporti e l'equilibrio degli scambi tra l'Unione europea e il Regno Unito".
Dopo le vittime e i sacrifici per l'emergenza Covid, il Presidente del Consioglio, Giuseppe Conte, assicura che "l'economia italiana ripartirà su nuove basi". Per Conte "il Governo è coeso" e "l'Italia non deve perdere la sfida della ripresa economica europea. Bisogna dare respiro ad un sistema economico, in cui troppo spesso le eccellenze sono state ostacolate da logiche particolaristiche e familistiche".
Il premier parla "dell'esperienza della coraggiosa risposta all'emergenza, della resilienza dimostrata da molti settori economici pubblici e privati, sono le stesse leve che consentiranno di far ripartire l'economia italiana su nuove basi che assicurino una rapida ripresa e un nuovo modello di sviluppo che superi i ritardi e gli ostacoli del vecchio. Le decisioni del Consiglio europeo consentiranno di mettere in campo ulteriori risorse economiche importanti per rafforzare gli investimenti pubblici in Italia, che sono su livelli assai inferiori rispetto agli altri Paesi europei".
Conte conclude: "In queste settimane sono in gioco la reputazione, un miglior futuro dell'Europa e dei suoi stati membri. E' il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perche' la sfida non rechi all'Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida europea e quella, forse piu' difficile, di vedere riformare alcune criticità. Coesi in Italia per cogliere subito e per intero l'opportunita' che l'Europa offre a se stessa e ai Paesi piu' colpiti dal Covid. Questo spirito auspico caratterizzi il dibattito politico italiano in questa fase cruciale per la futura generazione".