Politica
Recovery Fund, "Sale il consenso di Conte". Dal successo in Ue fino a 5 punti
Su Affaritaliani.it l'analisi del sondaggista Renato Mannheimer
L’accordo sul Recovery Fund al Consiglio Ue è una vittoria riconosciuta da più fronti di Giuseppe Conte, che già prima di questo risultato riscuoteva un'elevata fiducia da parte dei cittadini: secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto Demos per La Repubblica, infatti, è lui il presidente del Consiglio più amato degli ultimi 25 anni (cioè da quando è iniziata la Seconda Repubblica nel 1994). Lo sostiene il 30% degli italiani, promuovendo l’operato del premier durante la pandemia e nel corso delle trattative portate avanti con Bruxelles per strappare un accordo favorevole all’Italia sul piano degli aiuti per la crisi.
A maggior ragione ora che il negoziato in Europa si è concluso positivamente per l'Italia, quanto questo risultato porterà in dote al premier dal punto di vista del consenso e della fiducia?
Affaritaliani.it lo ha chiesto a Renato Mannheimer (Eumetra): “Nessuno può dire cosa succederà, però è molto probabile che aumenti o che si consolidi la già molto elevata fiducia nei confronti di Conte”, spiega il sondaggista.
Se dovesse quantificare, quanto pensa che questo accordo potrebbe portare al premier in termini percentuali?
“Il livello di consenso è già molto alto, quindi non più di 3-4 punti, forse 5. Diciamo che, oltre a portare, consolida la popolarità che già aveva, aspetto sempre importante. Perché queste popolarità sono come l’amore... Passano in fretta”.
Al di là di questo successo ‘europeo’, secondo lei qual è il segreto della strategia di Conte? In che cosa il presidente del consiglio è riuscito a fare breccia nel cuore degli italiani?
“Giuseppe Conte ha potuto contare sulla sua capacità di comunicare e di farci sentire tutti insieme di fronte all’emergenza Covid-19. Ha scelto un linguaggio semplice, che ha convinto – a torto o a ragione – gli italiani”.