Politica

Referendum, risultato imprevedibile. Effetto affluenza buona: ecco chi spera

Di Alberto Maggi

Referendum costituzionale taglio dei parlamentari, affluenza superiore alle aspettative. Ecco chi potrebbe favorire

Smentito chi pensava a un flop dell'affluenza alle urne per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Il dato del 12,25% registrato alle ore 12 di domenica segnala una tendenza leggermente superiore alle aspettative, considerando che si vota anche lunedì fino alle ore 15. Proiettando questo dato, è probabile che la partecipazione al voto finale si attesti attorno al 60%. Un valore comunque considerevole visto che alla vigilia in molti pronosticavano un'affluenza inferiore al 50%. E a trainare non sono solo le zone dove si vota per le Regionali: buona partecipazione in tutto il Nord, anche in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna dove non si vota per il consiglio regionale e dove non ci sono grandi città chiamate alle urne per le Comunali.

Che cosa significa questa affluenza buona? Tutto può essere, anche se gli esperti sottolineano come probabilmente il Sì sia più forte al Sud che al Nord e quindi l'affluenza più alta nelle Regioni settentrionali potrebbe favorire il fronte del No. E' opinione diffusa tra i parlamentari di maggioranza e opposizione, sentiti a caldo da Affaritaliani.it dopo il dato delle 12, che le previsioni della vigilia valgono poco o nulla. In sostanza, con un'affluenza che viaggia verso il 60% finale, il risultato del referendum sul taglio dei parlamentari viene definito "imprevedibile". E' possibile una forte mobilitazione dei favorevoli alla riforma, che porti il Sì al 70% (o anche oltre), ma è anche possibile una clamorosa rimonta dei contrari alla sforbiciata degli eletti che porti il No oltre il 40% fino a sfiorare la quasi impossibile vittoria. La sfida, insomma, si fa davvero avvincente.