Referendum, vince il NO. Ecco perché Renzi ha perso. Ora instabilità?
Referendum Costituzionale, il NO ha vinto. Bocciato il governo, non la riforma. Renzi e la sua rivoluzione mancata.
Referendum, vince il NO. Perchè Renzi ha perso: le motivazioni.
Era il 25 gennaio di quest'anno quando Matteo Renzi, sicuro di vincere la sfida del referendum costituzionale, dicharava: "Se perdo non solo mi dimetto, lascio la politica". Ecco dove e quando è iniziata la sconfitta del presidente del Consiglio.
Referendum, vince il NO e perde il governo di Renzi
Non è stata bocciata tanto la sua riforma, e quella del ministro Boschi, quanto l'azione del governo politico Pd-cespugli ex berlusconiani che da quasi tre anni governa l'Italia. Troppi bonus come gli 80 euro, troppe promesse non mantenute, troppe finte liti con l'Europa. E soprattutto una ripresa economica che, nonostante gli ultimi timidi dati incoraggianti, stenta ancora a decollare.
Referendum, perde il SI: colpa della "rivoluzione" mancata di Renzi
Renzi aveva promesso di rivoluzione l'Italia e invece rispetto all'inizio del 2014, quando #enricostaisereno fu defenestrato da Palazzo Chigi, non è cambiato molto. La riforma della P.A. bocciata dalla Consulta, quella delle banche popolari dal Consiglio di Stato, la Buona Scuola sommersa da una valanga di polemiche. E poi quei contratti, metalmeccanici e statali, rinnovati a pochi giorni dall'apertura delle urne che sanno di "mancia pre-elettorale" (come il bonus per pensionati che percepiscono la minima). Il tutto con una situazione legata all'immigrazione clandestina oggettivamente fuori controllo e che inizia davvero a spaventare gli italiani, al di là degli allarmismi e delle ruspe di Salvini.
Referendum, vince il NO: ha inizio un periodo d'incertezza per l'Italia
Ora certamente l'Italia entrerà in un periodo di instabilità politica, economica e finanziaria, ma questa è la democrazia. E come insegnano la Brexit e Trump quando il popolo parla è sovrano. Piaccia o no al Nazareno, a Bruxelles, a Berlino, alla JP Morgan e a Confindustria.