Politica
Regionali Campania, De Luca dice no al ministero del Sud. Caos Pd-M5S
È caos nel Pd e nei pentastellati in vista delle Regionali in Campania
Di Alberto Maggi
Caos nel Centrosinistra e nel Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali in Campania di maggio. Gli ultimi sondaggi fotografano una situazione simile a quella della Calabria con il Centrodestra nettamente davanti e quindi con la probabile vittoria dell'azzurro Stefano Caldoro, che dovrebbe essere il candidato unitario sempre che Matteo Salvini non faccia saltare tutto. Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti per cercare di evitare un altro flop al Sud sta cercando il modo di costruire un'alleanza con i 5 Stelle, ancora numericamente rilevante in Campania.
E l'unico modo è quello di mettere da parte il Governatore Vincenzo De Luca, che in passato si è scontrato in modo fortissimo e con parole pesanti con i pentastellati e Luigi Di Maio. Per questo i vertici del Pd, spinti soprattutto dalla corrente di Dario Franceschini e da Graziano Delrio (più freddi sull'argomento gli ex renziani come Luca Lotti e Lorenzo Guerini) avrebbero offerto a De Luca il ruolo di ministro per il Sud al posto di Giuseppe Provenzano, proprio per sbloccare il dialogo con il M5S.
Ma, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il Governatore della Campania al momento ha rifiutato l'offerta di entrare in un esecutivo comunque fragile e la cui prospettiva di durare fino al 2023 e tutta da verificare.
I problemi non finiscono qui. Nel Movimento 5 Stelle Roberto Fico e i fedelissimi del presidente della Camera, insieme al sindaco di Napoli Luigi De Magistris lavorano per costruire un ampio fronte progressista che metta da parte De Luca e trovi un candidato civico in grado di rappresentare tutti e competere con il Centrodestra nelle urne. Peccato che gli uomini di Luigi Di Maio, anche loro forti in Campania, si oppongono a qualsiasi intesa con il Pd, anche senza il Governatore uscente, optando per la corsa solitaria. Non solo.
A complicare la situazione c'è anche la variabile Italia Viva. I renziani sarebbe disposti a correre con i Dem, ma, se nell'alleanza ci fossero anche i 5 Stelle, sarebbero pronti ad andare da soli costruendo un fronte con Azione di Carlo Calenda e PiùEuropa. In questo contesto di liti e veti incrociati il Centrodestra ringrazia, sempre che anch'esso non si perda in lotte fratricide.