Politica
Regionali, "Ecco come sarà la Puglia leghista. Sanità, mix pubblico-privato"
Intervista di Affaritaliani.it a Nuccio Altieri, candidato leghista alla vicepresidenza della Regione Puglia
Come sarà la Puglia leghista? Il modello è quello del Veneto di Luca Zaia?
"La Puglia con la Lega al governo sarà una regione amministrativamente più efficiente, con meno burocrazia e dove le decisioni si prenderanno senza rinviare all’infinito, al contrario di quanto fatto finora su Ilva e Xylella dove si muore di rinvii. La Puglia è bloccata da Emiliano in un terribile lockdown amministrativo da 5 anni, noi ci assumeremo la responsabilità di dire tanti SI per far ripartire lo sviluppo, proprio come nel Veneto di Luca Zaia o nel Friuli di Max Fedriga che presto sarà in Puglia per accompagnarmi in incontri su tutto il territorio".
Sanità pubblica o mix tra privato e pubblico?
"Sicuramente più medici, meno turismo sanitario fuori regione, meno liste d’attesa, in un giusto mix tra pubblico e privato, dove il pubblico deve avere le stesse performance del privato e il privato deve assistere su tutto anche sulle cose meno remunerative. Quest’anno in Puglia si specializzeranno in medicina d’urgenza solo 4 nuovi medici a fronte di una carenza enorme di personale in tutti i pronto soccorso della regione, una follia! Senza medici ed infermieri non si va da nessuna parte! Si riparte, dunque, dall’aumento delle borse di studio per le specializzazioni, dall’aumento dei posti nella facoltà di medicina per superare un illogico numero chiuso. Insomma il rilancio parte dagli uomini e dalle donne della Sanità su cui non si può risparmiare".
Fronte trasporti, che fare per la Puglia?
"Sui trasporti bisogna superare la logica “borbonica” dei binari unici e del mantenimento dello status quo continuando ad investire su linee vecchie e lente solo per spendere soldi. Sia su gomma che su rotaia serve una vera rivoluzione a partire da una richiesta immediata al governo dell’alta velocità sulla quale non accetteremo comitati alla no tav o altri “soloni” della decrescita felice. Le grandi opere sono il fulcro dello sviluppo della Puglia e del sud. Più cantieri si aprono più persone usciranno dalla disoccupazione cronica. Su questo la Lega non accetta compromessi al ribasso. La nostra sarà la Puglia in cui ogni giorno si alzeranno gru al contrario della Puglia di Emiliano dove è stato bloccato tutto".
Quali interventi avete in mente per il turismo fortemente colpito dal Covid-19?
"Innanzitutto bisogna essere vicini agli imprenditori di questo settore compensando le pesanti perdite con una fiscalità di vantaggio, una burocrazia di vantaggio e con finanziamenti veri. Se non tuteliamo gli operatori non possiamo sviluppare il turismo, che non è fatto solo di mare e sole ma soprattutto di uomini e di donne che lavorano. Poi dobbiamo occuparci di “sprovincializzare” la promozione turistica che Emiliano in questi giorni sta facendo incredibilmente sulle emittenti locali e promuovere la Puglia in Puglia mi pare solo un uso elettorale delle promozione turistica. Infine dobbiamo investire sulle grandi infrastrutture del turismo, sui servizi: grandi arene per eventi, teatri, musei, parchi tematici, arte e cultura come in tutte le grandi mete internazionali".
Il Centrodestra è davvero unito a queste Regionali? Lei è un ex fittiano, come sono ora i rapporti con il candidato alla presidenza della Regione Raffaele Fitto?
"Con Raffaele i rapporti sono buoni e leali. Abbiamo condiviso 15 anni di battaglie contro la sinistra nel Pdl fino ad uscire da Forza Italia per non votare le riforme di Renzi del famoso patto del Nazareno. Poi io e diversi colleghi siamo stati tra i primi a credere e sostenere la sfida di Matteo Salvini di portare la Lega al Sud per restituire la sovranità ai cittadini, liberandoli dalla schiavitù delle clientele della vecchia politica, che ha voluto mantenere un Sud povero ed arretrato per fondare il proprio potere sulla gestione dei sussidi. Oggi abbiamo l’occasione di dire basta a questo sistema grazie alla presenza importante della Lega in Puglia che ci consentirà di cambiare la storia, non solo di riconquistare la guida della Regione dopo 15 anni di sinistra".
La Lega sarà il primo partito pugliese?
"Assolutamente si! La Lega e il modello di governo della Lega sono la vera grande novità per la Puglia e per tutto il sud Italia, che negli ultimi 50 anni ha provato tutto dai democristiani ai comunisti fino ai trasformisti come Emiliano, ma nulla è cambiato. Oggi noi cambieremo la cultura di governo di questa regione governando per tutti e non per pochi fortunati. Più voti prende la Lega più cambia la Puglia! C’è la metteremo tutta!".
Lei è candidato alla vicepresidenza, ma che deleghe vorrebbe avere in giunta?
"Sarà un onore rappresentare la Lega e le nostre idee alla Vicepresidenza della Regione Puglia. Le deleghe verranno dopo la vittoria. La nostra squadra di governo sarà la vera locomotiva della rivoluzione del buonsenso e della concretezza, al contrario di quanto fatto da Emiliano che in due settori vitali come la Sanità e l’agricoltura non ha nominato assessori per accentrare su di se la gestione e lasciando dopo cinque anni disastri devastanti. Con noi vince la squadra e la Lega in Puglia è una grande squadra!".