Politica

Regione Lazio, il Pd s'attacca al Nobel Giorgio Parisi

Di Giuseppe Vatinno

Le regionali si avvicinano e viene coinvolto anche il premio Nobel Parisi, che si schiera con il centro-sinistra

Tuttavia la corteggiata poco fa ha risposto picche per le avances interessate, motivandole con diversità programmatiche insanabili. Non si fatta attendere la replica di Andrea Casu, segretario del Pd romano, che l’ha prontamente randellata: "Donatella Bianchi chiarisce, in maniera furbetta, di puntare a prendere il doppio stipendio da consigliera di opposizione e conduttrice Rai per i prossimi anni, visto che le sue possibilità di essere eletta presidente sono pari a zero”. Ma l’intellighenzia di sinistra -che ha intuito la sberla che le sta per arrivare in piena faccia- non ci sta e le prova tutte per salvarsi le terga, dopo anni e anni di governo.

E così ha preso carta e calamaio e ha vergato: "La sinistra, i progressisti e gli ambientalisti hanno rinunciato a governare il Lazio. La scelta incomprensibile di presentarsi divisi contro il candidato dell’intero centrodestra Francesco Rocca rende sostanzialmente inutile la competizione elettorale del 12 febbraio nella Regione Lazio. E in qualche caso chi ha preso questa decisione si prepara persino a festeggiare cinicamente la propria sconfitta. Questa scommessa elettorale autolesionista sarà però pagata da cittadine e cittadini del Lazio che vedono un’intera classe dirigente lasciare alla destra settori chiave come la sanità pubblica, l’ambiente, i trasporti, la formazione, il welfare. Per di più, il voto nel Lazio per ammissione della stessa presidente del consiglio ha valenza nazionale: rappresenta una prima prova politica per il governo Meloni e dunque un’occasione per cominciare ad arginare le destre".

Seguono le firme di Il Nobel Giorgio Parisi, il giurista Luigi Ferrajoli, l’economista Fabrizio Barca e poi Tomaso Montanari e Luciana Castellina. Quello che colpisce è la presenza proprio del recente Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Naturalmente Parisi, come qualsiasi cittadino, è libero di fare politica, ci mancherebbe altro. Tuttavia deve fare molta attenzione alle strumentalizzazioni.

Infatti il prestigioso premio che ha vinto -e che onora l’Italia tutta- deve essere rispettato e il rischio di un Parisi politicizzato produce gravi danni di immagine non solo a lui ma appunto alla disciplina che rappresenta. Certamente l’ambiente dei fisici è particolare, da sempre quasi esclusivamente di sinistra.