Politica
Regioni, Fratelli d'Italia gela la Lega: "Nessuna volontà di modificare la legge, resta il limite dei due mandati"
Parla Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario al Senato
Il candidato in Veneto? "Ovviamente anche le proposte di Fdi dovranno essere tenute in considerazione"
"Il fatto stesso che il governo abbia impugnato la legge della regione Campania dimostra che non c'è alcuna volontà di andare in quella direzione". Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario di Fratelli d'Italia al Senato, risponde così alla domanda di Affaritaliani.it sulla richiesta della Lega di concedere il terzo mandato ai presidenti di regione all'indomani della decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge regionale della Campania voluta dal Governatore Vincenzo De Luca per candidarsi per la terza volta alle elezioni regionali.
"La Lega tiene coerentemente il punto perché oltre a Zaia mi pare che anche Fedriga e Fugatti abbiano espresso la volontà di ricandidarsi. Non deve meravigliare che i presidenti di regione in scadenza del secondo mandato possano essere favorevoli ad avere l’opportunità di governare altri cinque anni. Lo erano anche Bonaccini ed Emiliano in Emilia Romagna e Puglia e solo quando Schlein ha detto loro che il Pd non avrebbe mai sostenuto questa opzione hanno fatto marcia indietro per disciplina di partito.”
Speranzon aggiunge: “Certe cariche monocratiche, come quelle dei sindaci al di sopra dei 15mila abitanti o dei governatori delle regioni, associano grandi responsabilità a grandi poteri e il limite dei due mandati riteniamo garantisca alternanza e ricambio generazionale. Ovviamente non vale il paragone con i consiglieri comunali, quelli regionali o i parlamentari perché svolgono funzioni di rappresentanza politica e territoriale e non di governo. E' molto diverso".
Infine sulle dichiarazioni di molti esponenti della Lega in Veneto che affermano che o il candidato sarà ancora un leghista o il Carroccio andrà da solo al voto, l'esponente di Fratelli d'Italia commenta: "Alla fine saremo tutti compatti, forse sono dichiarazioni che servono agli iscritti del partito, ma gli elettori veneti di Centrodestra vogliono la coalizione unita che governi per altri cinque anni la regione. Toccherà nei prossimi mesi ai leader nazionali decidere a chi spetterà il candidato in Veneto e anche il nome. Come ha detto Giorgia Meloni, noi, assieme agli altri partiti della coalizione, dobbiamo puntare a dare la proposta migliore agli elettori e ovviamente anche le proposte di Fdi dovranno essere tenute in considerazione. Anche per rispetto nei confronti del 37,5% dei veneti che alle elezioni europee di giugno 2024 ha messo la croce sul simbolo di Fratelli d'Italia", conclude Speranzon.
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