Politica

Renzi: "Case di lusso e castelli pagheranno la tassa"

"Dopo le riforme, la Legge di Stabilità. Avanti tutta, amici! Siamo l'Italia che non si arrende alle polemiche. E che crede in se stessa. A viso aperto e col cuore gonfio di orgoglio e di coraggio. L'Italia col segno piu'", scrive Matteo Renzi su Facebook. Il presidente del Consiglio torna a difendere la legge di stabilita' e l'innalzamento del tetto sul contante. "Il limite del contante con il Governo Prodi era a cinquemila euro - osserva Renzi -. Il Governo Monti lo ha portato a mille euro. Noi ci attestiamo su una via di mezzo: tremila euro. E' una misura semplice, e' una misura liberale, e' una misura per aiutare i consumi e sbloccare molte famiglie italiane. Il limite del contante non aiuta l'evasione, ne' la combatte".

"Per combattere l'evasione - dice il premier - si deve incrociare il dato dei contribuenti (curioso il silenzio che ieri ha accompagnato la notizia che Agenzia delle Entrate e Sogei hanno segnalato a 220.000 persone piccole irregolarita' facilmente sanabili, in uno spirito di collaborazione, e lo hanno fatto grazie alla nostra dichiarazione dei redditi precompilata: questo e' il modo con il quale si combatte l'evasione, altro che limite del contante!)".

"Davvero qualcuno - aggiunge Renzi - puo' pensare che la misura sul contante, una misura semplice e giusta, rovini la legge di stabilita' e la renda incostituzionale? E dai! Un po' di serieta' non guasta. A chi ci accusa di favorire evasione ricordo che noi siamo il Governo degli accordi con la Svizzera e il Vaticano. Che noi siamo il Governo che ha introdotto l'autoriciclaggio. Che noi siamo il Governo che in queste ore sta incassando dalla lotta all'evasione piu' soldi del previsto (date un occhio al gettito delle tasse, anche rispetto alla crescita)".

Quanto al canone Rai, "Se tutti pagano, paghiamo meno. Se tutti fanno come Salvini (che afferma orgoglioso di non pagare, visto che notoriamente lui con la tv ha pochi rapporti), va a finire che gli onesti pagano di piu'".

Renzi spiega: "Pagare tutti, pagare meno: e' un grande principio di onesta' e di etica - osserva il premier -. Io ci credo e non mi rassegno all'Italia di chi si crede piu' furbo e non rispetta la regole. L'anno scorso ho pagato 113 euro con un bollettino postale, quest'anno paghero' 100 euro con accredito bancario e il prossimo anno scendero' a 95 euro. Pagare tutti, pagare meno".

LA CRONACA DELLA GIORNATA - Ancora prima che il testo della Legge di Stabilità - approvata la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri - approdi in Parlamento, lo scontro all'interno del Pd si fa sempre più duro. E l'opposizione di sinistra fa quadrato con la minoranza dem.

I bersaniani stanno preparando gli emendamenti e continuano ad attaccare il governo per aver deciso di innalzare il tetto del contante a 3000 euro e aver eliminato la tassa sulla prima casa. "Questa legge di stabilità, che considero incompatibile con il programma con il quale siamo stati eletti, senza correzioni non la voto -  afferma Alfredo D'Attorre, esponente della minoranza dem - Il segretario premier, ci ha messo di fronte a questa manovra senza che abbiamo avuto neppure una riunione di partito".

"Mi aspetterei che in questa legge di stabilità si iniziasse a parlare oltre che di costi standard anche di fabbisogni standard", ha detto inoltre questa mattina a Omnibus su La7 Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera. Che ha anche ribadito la sua contrarietà all'innalzamento del limite del contante o all'abolizione delle tasse sulla casa anche per i proprietari di ville e castelli: "Mi impegnerò in Parlamento per modificare queste norme".

Il capogruppo di Sel alla Camera Arturo Scotto poi accusa: "Siamo a 'chi l'ha visto?'. Le carte non le abbiamo, e invitiamo rapidamente il presidente del consiglio a tirarle fuori. Se non arriva il testo della legge di Stabilità entro pochi giorni, siamo pronti a rivolgerci al presidente mattarella". Sulla manovra "contemporanemante viene già messa la questione di fiducia, prima ancora che commissioni e Quirinale abbiano potuto vederla. Siamo al paradosso e alla minaccia sul Parlamento".

"Indecente comportamento del governo: sono passati 5 giorni dalla scadenza del termine previsto dal semestre europeo per la presentazione della Legge di stabilità e il testo non è stato ancora trasmesso alle Camere. Su che documenti sta facendo le sue valutazioni Bruxelles? Forse la bozza di una tabella? Con quali numeri? Di cosa hanno parlato con Mattarella giovedì scorso Renzi e Padoan? Basta prendere in giro il Parlamento. Basta prendere in giro l'opinione pubblica. Chiediamo al presidente della Repubblica di intervenire". Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Fi.

Di fatto, però, da Bruxelles è arrivato un giudizio positivo - seppur non ufficiale - sulla manovra.  Si tratta di rumors che danno più margini all'esecutivo. E, sempre secondo indiscrezioni, durante il confronto di ieri durato un paio d'ore con Renzi, il Capo dello Stato  avrebbe manifestato apprezzamento per l'impianto del provvedimento.

Intanto trapelano le prime indiscrezioni su alcuni provvedimenti inseriti in una delle ultime bozze manovra. Come ad esempio quello che riguarda il pagamento della Tasi da parte degli inquilini. Solo chi ha scelto come 'prima casa' l'immobile in cui vive in affitto non pagherà la tassa.