Politica
Suppletive Roma, Renzi minaccia Pd e Conte: e Calenda sfida il leader del M5s
Nella sua newsletter, Matteo Renzi dà il proprio giudizio in vista delle elezioni del Presidente della Repubblica
Renzi, minaccia a Conte candidato a Roma 1: "Se il Pd candida Conte, la candidatura riformista noi la troveremo in ogni caso"
“È un seggio parlamentare, non un banco a rotelle!”. Queste le parole di Matteo Renzi, riferite all’ex premier Giuseppe Conte. Renzi si definisce totalmente diverso dai sovranisti e dai populisti. Tensione nell’aria nei giorni che precedono le elezioni del Presidente della Repubblica.
“I giornali raccontano di grandi discussioni sulle manovre politiche in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica”, scrive Renzi. “In realtà è tutto un grande "Bla Bla Bla" che copre la vera realtà: il capo dello Stato sarà eletto con la maggioranza più ampia possibile, non con due voti di scarto. E per questo vi invito a non dedicare troppa attenzione alle chiacchiere da bar: il Quirinale è una cosa seria e l’elezione si deciderà a gennaio in Parlamento, non a dicembre sui giornali. Pensate all’elezione di Mattarella: fino al giorno prima se l’aspettavano in pochi davvero, no?”.
“Ovviamente”, continua, “rimane centrale, invece, il tema del posizionamento per tutte le forze politiche oggi forzatamente insieme nell’esperienza del governo di unità nazionale. Io ribadisco ciò che ho detto alla Leopolda: noi siamo orgogliosamente diversi dai sovranisti (Meloni e Salvini) e dai populisti (Conte e Taverna). Pertanto, chi vuole allearsi con Meloni o Conte faccia pure ma senza di noi”.
“Per essere più chiari: se nel collegio Roma 1 il Pd mette in campo una candidatura riformista, noi ci siamo. Se il Pd candida Conte, la candidatura riformista noi la troveremo in ogni caso ma non sarà Giuseppe Conte. Perché il Pd può fare quello che crede, ma regalare il seggio sicuro (a quel punto forse non più sicuro?) al premier del sovranismo, all’uomo che ha firmato i Decreti Salvini, all’avvocato che non vedeva differenza tra giustizialismo e garantismo significherebbe subalternità totale. È un seggio parlamentare, non è un banco a rotelle! Se davvero sarà Conte il candidato del Pd, ci attende una bellissima campagna elettorale nel collegio di Roma Centro”.
“La variante Omicron ha scatenato il panico ma, se davvero si dimostrerà che è più contagiosa ma non più dannosa, questo significa che davvero vediamo la luce alla fine del tunnel! Mi raccomando: vacciniamoci, vacciniamoci, vacciniamoci!”.
Ma non è tutto. Carlo Calenda, il leader di Azione, potrebbe decidere di candidarsi nel caso in cui l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dovesse correre per le elezioni suppletive per il Collegio Roma 1 della Camera dei Deputati. A rivelarlo, fonti di Azione.
Le stessi fonti, tra l'altro, rimandano al tweet dello stesso Calenda in cui l’ex ministro dello Sviluppo Economico scrive che “il Pd ed Enrico Letta non hanno alcuna intenzione di trovare intese neanche in un collegio dove noi siamo la prima lista con il 31%. Da settimane chiedo un confronto senza pregiudiziali. Nessuna risposta. Quello che gli interessa sono sempre e solo i 5S. Peccato”.