"Renzi rompa con il Pd o è finito. Elezioni, vincerà il Centrodestra"
L'analisi di Luigi Bisignani. "Il M5S ha perso la forza d'urto"
Luigi Bisignani ha le idee chiare. Anzi, chiarissime. "Il vero nemico di Matteo Renzi è Matteo Renzi", afferma ad Affaritaliani.it. "A questo punto o ha la forza di risorgere politicamente oppure continuerà a restare nell'angolo in cui si è messo da solo". L'ex premier "nutre ancora di una certa simpatia da parte di una fetta dell'elettorato ma il problema è che con il suo libro ha tagliato i ponti con tutto il suo mondo di riferimento. Quando ha perso il referendum costituzionale, lo scorso dicembre, aveva due strade davanti a sé. O fare come Cossiga e Letta e cioè sparire per un po' di tempo per poi riapparire, tanto l'Italia dà sempre una seconda chance, oppure, che è stato quello che ha fatto, riappropriarsi del Partito Democratico che comunque gli garantisce sempre uno zoccolo duro del 25%".
"Renzi ha vinto le primarie e si è ripreso il Pd ma poi ha commesso un gravissimo errore con il suo libro, che avrebbe dovuto chiamare 'Indietro' anziché 'Avanti'. Giusto avere un nemico da abbattere e potevano essere D'Alema, Bersani e Letta ma il problema è che ha rotto con tutti finendo così nell'isolamento totale. Renzi ha fatto il capolavoro di riunire contro di sé tutti i suoi nemici mettendo così in difficoltà anche quel galantuomo di Gentiloni. Scrivere un libro - spiega Bisignani - è un'operazione complicatissima fatta di bozze e di correzioni, un processo molto lungo. E' davvero incomprensibile come il segretario dem abbia potuto commettere questo sbaglio. A questo punto l'unica strada che può intraprendere Renzi è quella di rompere con il Pd, fare il suo partito personale e poi cercare un accordo con il Centrodestra".
Bisignani ha pochi dubbi su come finiranno le prossime elezioni, "vincerà il Centrodestra, sempre che riescano a costruire qualcosa di minimamente credibile. Berlusconi e Salvini troveranno sicuramente un accordo, non ci sono dubbi. Magari con un nuovo predellino o con contenitori diversi, ma la forza del collante del potere è più potente di qualsiasi schermaglia. Troveranno certamente il modo per stare insieme e per vincere le prossime elezioni. Anche perché - conclude Bisignani - i 5 Stelle hanno perso la forza d'urto che avevano prima. Anche se ci sono le elezioni in Sicilia, dove i grillini sono favoriti, gli insuccessi delle giunte di Roma e di Torino peseranno molto alle elezioni politiche. Alle quali il M5S non arriverà con il vento in poppa. Non dimentichiamoci poi che a Grillo manca molto Casaleggio e Casaleggio junior è solo una pallida fotocopia del padre".